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Il progetto 

Nella sua 82ª assemblea, l’Union Académique Internationale commissionerà all’Institut d’Estudis Catalans la prosecuzione del progetto Corpus des Troubadours, che era stato fondato e diretto da Ramon Aramon i Serra (in collaborazione dal 1982 con Aurelio Roncaglia) e, ultimamente, dal prof. Alberto Vàrvaro.

Dato che l’opera dei trovatori, che era considerata allora —e si considera ancora— al livello dei classici, è una delle componenti fondamentali nella storia della cultura europea, l’obiettivo iniziale del progetto nel 1962 era quello di offrire un’edizione affidabile dell’insieme della loro produzione, dispersa in edizioni individuali spesso di difficile accesso. Si considerò allora che il livello degli studi e delle edizioni disponibili in quel momento non permetteva di raggiungere questo obiettivo; per questo fu fondata la collana “Corpus des Troubadours”, con lo scopo di portare a termine e di pubblicare in seguito i lavori fondamentali necessari.

Evidentemente, consideriamo che la cultura trobadorica (e non solo la lirica) è una parte fondamentale e fondativa della personalità europea, e che si deve analizzare sempre da una prospettiva rigorosa, universale e attuale; fortunatamente, negli ultimi cinquanta anni la ricerca in questo settore è andata molto avanti.  È superfluo dire che l’approfondimento delle nostre conoscenze sulla tradizione trobadorica troverà, in futuro, la stessa accoglienza che ha avuto in precedenza ed effettivamente, in questa nuova fase, ormai sotto il patrocinio e la gestione dell’Institut d’Estudis Catalans, continueremo con la promozione e pubblicazione di studi ed edizioni, con lo stesso rigore e livello scientifico che hanno distinto il nostro progetto sin dalle sue origini.  

Desideriamo anche porre in primo piano l’importanza dei trovatori nella storia europea e incoraggiare gli studi sul loro impatto e la loro ricezione, in accordo con le prospettive degli studi letterari attuali. Per questo, un nuovo filone delle nostre ricerche sarà l’analisi dell’impronta trovatoresca sulla tradizione culturale europea, e dedicheremo un’attenzione particolare ai trovatori catalani e alla tradizione letteraria occitana in Catalogna, un paese molto legato, sin dalle sue origini, alla cultura occitana.

Ai nostri giorni, gli studi occitanici sono diffusi in tutto il mondo; sfortunatamente, però, le edizioni sono spesso molto antiche, pubblicate sempre in tirature limitate e reperibili solo in biblioteche o centri di ricerca dove c’era interesse per questi temi.  Risultano, pertanto, difficili da localizzare. Il patrocinio economico e i mezzi che l’Istituzione ha messo a disposizione del progetto ci permettono di far fronte a questa sfida.

Il tempo trascorso e il livello di eccellenza che hanno raggiunto i lavori di occitanistica ci consentono oggi di affrontare il futuro con nuove prospettive e, inoltre, con nuove risorse.  È per questo che abbiamo creato questo sito, concepito per riprodurre, per gli studiosi e i lettori interessati, tutte quelle edizioni ancora valide o utili per il lavoro filologico, per le quali possiamo ottenere le autorizzazioni necessarie.

È chiaro che Internet è diventato una risorsa imprescindibile e meravigliosa, capace di portare a casa nostra i contenuti più incredibili: facsimili dei manoscritti, riproduzioni di libri introvabili, di riviste antiche poco accessibili, cataloghi di biblioteche, banche dati... Con questo sito web specificamente dedicato al “Corpus des Troubadours” speriamo di contribuire alla conoscenza e alla ricerca, e anche di offrire agli occitanisti e ai lettori dei trovatori tutte le risorse che la tecnologia, il lavoro e la passione hanno posto a nostra disposizione.  Ci auguriamo che l’utilità di questo lavoro sul piano scientifico e culturale ci compenserà delle fatiche affrontate.

 

 

 

 

Imatge: cortesia de la Biblioteca de Catalunya ms. 146 f. 50 r

 

Institut d'Estudis Catalans. Carrer del Carme 47. 08001 Barcelona.
Telèfon +34 932 701 620. Fax +34 932 701 180. informacio@iec.cat - Informació legal

UAI
 

Aquest projecte el 2020 ha comptat amb la col·laboració de

Diputació de Barcelona