VIII. 59. I mss. vai (R vas) en loc salvatge. Il Levy, dopo aver messo due punti dopo estatge, legge van s’en l. s.
IX. 70. Lacuna ne’ mss.
X. 77–80. Questi versi sono riusciti incomprensibili al Levy. Certo hanno subito delle gravi alterazioni da parte dei copisti anteriori a quello del l’esemplare di CR. Essi rispondono a’ versi corrispondenti di Figueira, e il loro senso non può essere, in sostanza, se non quello che il lettore troverà nella mia traduzione. In origine dovevano probabilmente sonare: Mas lo Coms prezans | Denanz de dos ans | Cove &c.
XII. 94. Lacuna ne’ mss.
XIV. 110. crezols è lezone congetturale del Levy; i mss.: C cre als ; R cres als
XV. 116–7. Questi versi sono riusciti incomprensibili al Levy. C legge Quel ; R e. Siccome il senso non può essere se non quello che può apprendersi nella mia traduzione, così mi sembra imporsi l’emendamento Quil, riferendo il pronome il a trapa Circa salutz, bisognerà considerarlo un plur. obliquo; cf. l’espressione faire salutz, nel Suppl. Wörterbuch dello stesso E. Levy (s. v.).
XVI. 121–4. I mss. Clauzis; inoltre: C cremar, R Cr. o p. per l.; C Qu’anc negus vertutz non fe ni ges a. Anche questi versi sono riusciti incomprensibili al Levy; il quale pone una virgola dopo vertutz, e non divide il que del v. 122 in qu’e. Io credo che l’aggettivo sauputz ne richiami davanti a se un altro dal senso buono: pertanto non esito a scorgere in Clauzis una mala lettura di Chauzis. Il soggetto di negon sono gli eretici, soggetto dominante nel pensiero della scrittrice. Ciò comporta di far virgola dopo perdutz, di leggere qu’e (qu’en) e di intendere il passo nel senso che gli eretici, nemici di ogni virtù, sogliono condannare al fuoco e alla distruzione gli uomini distinti e dotti. I mss. leggono Fe; per l’emendamento mi basti rinviare alla traduzione.
XX. 160. Manca la risposta alle tre ultime cobbole di Figueira. |