V si distingue dagli altri mss. per alcuni errori individuali (vv. 15, 20, 25, 27, 39, 40, 44, 45, 47). a, da una parte, si accomuna a CERT (vv. 8, 22, 26, 32), dall’altra si distingue da essi non solo per la presenza di suoi errori individuali (vv. 20, 22, 27, 32, 33, 41, 44, 49), ma anche per l’assenza di loro errori (v. 2), il che lo avvicina a V. Nel gruppo CERT si separano CR da ET per errori e lacune comuni (vv. 4, 6, 13, inversione delle str. V-VI, vv. 29, 30, 31, 32, 33, 36, 45, 47, 50, 53), ma sia C (vv. 5, 9, lacuna str. III, vv. 28, 29, 36, 54) sia R (vv. 3, 5, 7, 11, 12, 15, 16, 17, 19, 20, 22, 23, 34, 37, 41, 42, 44, 48) hanno errori particolari. D’altra parte errori accomunano ET fra di loro e con a (vv. 51, 52, 53), altri distinguono E (vv. 5, 11, 16, 17, 29, 44) e T (vv. 3, 12, 14, 15, 17, 22, 24, 27, 28, 29, 34, 41, 42, 44, 47, 49), altri ancora avvicinano a e T (vv. 25, 39). E se può essere casuale una lacuna comune a CRa (v. 54), tale non pare un errore comune a Ra (v. 15): sicché non è da escludere una contaminazione di a sia con T sia con R. bk, che danno solo la prima strofa, sono imparentati fra di loro (v. 5) e con CERT (v. 5), ma un errore comune a CR e k (v. 7) può far supporre anche qui una contaminazione; mentre non pare che abbia un valore indicativo la presenza di una seconda tornata in ER, in quanto differisce nei due mss. per il posto e per alcune varianti. Quanto sopra può fissarsi nello schema seguente: