Versificazione: FRANK 481:2

a6

b6

b6

a6

a6

b6

b6

a6

c7

c10

d10

d10

5 coblas unissonans di 12 versi, più 1 tornada di 4 versi. Dato questo schema, al IX verso (c7: vv. 9, 21, 33, 45, 57, 61 primo della tornada ma corrispondente al nono della cobla) si riscontrano oscillazioni nella misura sillabica: sicuramente eptasillabo il v. 21 (II), il v. 61 (tornada), il v. 9 (I) con dialefe in deu aver, ancora eptasillabo il v. 45 (IV) con avia dieretico; il v. 33 (III) e il v. 57 (V) sicuramente di 6 sillabe. Si noti tuttavia che è possibile regolarizzare la IX sede sulla base dell’esasillabo considerando esasillabici i vv. 9 e 45 (eliminando dialefe e dieresi) e operando emendamenti al v. 21 (ar invece di aras = 6 sillabe) e al v. 61 (invece del già emendato Dieus nos, ms. Dieus non, leggere Dieu·ns = 6 sillabe). Rime: a ans b ors c er d al. Notevole la lunga similitudine iniziale (Aissi quo·l malanans... fino al v. 7), come, in tutto il componimento, il ricorso alle figurae per adiectonem, soprattutto polysyndeton ai vv. 14-5, 20, 27-9, 53-7 (con ripetizione di gruppi di parole), e iterazione sinonimica: vv. 4, 6, 10, 21-2, 32-3, 48. Climax ai vv. 41-5. Figura etymologica: v. 52. Parallelismo (con polyptoton) al v. 62. Allitterazione al v. 36 (si soan sai). Si noti anche la ripetizione di stereotipi come jorn e ser v. 10, nueg e jorn v. 35. Normale, in contesti di questo tipo, è invece il ricorso alla figura dell’iperbole.