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Bertoni, Giulio. I trovatori d'Italia. Modena: Editore Cav. Umberto Orlandini, 1915.

282,005- Lanfranc Cigala

 

XXXIII

Lafranc Cigala

 

I, c. 91c; K, c. 75a; a, c. 382v. CHABANEAU, Biogr., «L. Cigala».

En Lafranc Cigala si fo de la ciutat de Genoa, gentils hom e savis. E fo iuties e cavaliers, mas vida de iutie menava. Et era granz amadors et entendia se en trobar. E fo bon trobador et fes maintas bonas chansos e trobava volontiers de Dieu. Et aqui son escritas de las soas cansos.

1 cigalla I; fon a; la ciutat de manca in a. savis fo I. 2 iutges ... iuge I; iutie ricavato da uitie a. 3 fon a. 4 troba Ka. 5 Et aqui sino a cansos manca in a, esscriptas I.

 

TRADUZIONE

Messer Lanfranco Cigala fu della città di Genova, gentil uomo e sapiente. E fu giudice e cavaliere, ma menava vita di giudice. Ed era grande amatore e davasi al verseggiare. E fu buon trovatore e fece molte buoni canzoni e cantava volontieri di Dio. E qui sono scritte alcune delle sue canzoni.

 

En. Traduco per «messere», perchè questa designazione ben conviene al nostro trovatore. È evidente che la traduzione più letterale sarebbe «donno» o signore.
 
savis, «sapiente». Ma se alcuno preferisse «saggio, avveduto», nulla avrei da opporre, perchè savi si presenta con i due sensi in più testi (Levy, VII, 490).
 
bon trobador. Forma dell'acc. per il nom. Abbiamo poi un po' prima amadors. Io lascio intatte le lezioni che risultano dall'accordo dei tre manoscritti: I, K, a.
 
trobava. Così il ms. I, mentre Ka hanno troba. Benchè singolare (si vorrebbe al perf. trobet), quest'ultima forma potrebbe essere accolta come un italianismo, tanto più che nella biogr. I di Sordello abbiamo mena, per menet (lez. di a, De Lollis, Sordello, p. 147), ana (anet), tutte forme di perf. in -á, cioè con l'uscita di dialetti ital. settentrionali. Nella tenzone fra Marcabru e Catola: Amic Marcabru (Dejeanne, Marc., p. 24) abbiamo al v. 7 baissa (per baisset) e come questa tenzone si trova nel solo ms. D, c. 208, così possiamo ritenere che la forma sia, piuttosto che un guasconismo, un italianismo (1). Non è improbabile poi che uno solo sia l'autore della biografia I del Cigala e di quella di Sordello (biografia, quest'ultima, che appare assai meno ibrida in A che in a; ma questo ms. non è sospetto per essere la copia d'un ms. scritto al di là delle Alpi) e se notiamo che una singolare forma (v. p. 174, n. 1) ven apel(l)at(tz) si trova nella biogr. I di Sordello e nella II di B. Zorzi, ci sentiremo disposti ad ammettere che allo stesso autore si debba anche quest'ultima. In altre biografie si hanno italianismi, che non è facile dire se si debbano imputare ai copisti. Così, in quella di Pistoleta si legge: «fez cansos con avinens sons» (Niestroy, Der Trob. Pistoleta, p. 20), in quella di Uc de Saint Circ (Jeanroy-Salverda De Grave, Uc de S. C., p. 147): e com aquel saber; com lui; com las tensos; com lo rei, ecc. Sopra tutto nelle «razos» del ms. P figurano italianismi di questo genere (e qui il copista deve entrarci per qualcosa), p. es. biogr. di Guillem de Saint Leidier: collas soas dompnas et collas soas doncellas; con maint autre (Arch., L, 255). Nella biogr. di Pons de Capduelh, il ms. P ha: com gran leigressa; com grant cort; mentre altri codd. hanno ab (Napolski, Pons d. Capd., p. 9) (2). Nello stesso ms. P, si hanno parecchi casi di perf. in -á: clama merce (Arch., L, 255); troba (R. de Vaq., Arch., L, 249), ecc. Sono anch'essi dovuti al copista.
 
de Dieu. Forse l'autore della biogr. provenzale allude ai componimenti scritti dal Cigala in onore della Vergine, ma non è escluso che l'allusione vada riferita ad altre poesie religiose perdute.

 

Lafranc Cigala (3)

a8 b’7 a8 b’7 b’7 c8 c8 b’7 d10 d10. Sei strofe unisonanti e doppia «tornada». Maus, n. 313 (schema unico).

 

Note:

1) BERTONI, Due note provenzali (estr. da Studi Medievali, III), p. 11. In Guillaume de la Barra si hanno alcune forme di perf. in -á, che il Meyer giudicava francesismi. Che si tratti colà di guasconismi, è stato mostrato da CHABANEAU, Rev. d. lang. rom., XL, 576. Vedi questo vol. a p. 170. ()

2) Un italianismo dovuto a un copista abbiamo in una poesia di F. de Romans (Zenker, p. 74, v. 72) con tal bel glavi. ()

3) Per quanto spetta alla grafia dei testi del Cigala, siccome i tre mss. IKa provengono direttamente e indipendentemente da un medesimo originale, così si è scelta la grafia in cui due mss., per lo meno, si incontrano, senza sceglierne uno fra i tre. Si è poi trascurato il ms. d, che riflette, come si sa, K (v. a pag. 193), con molti errori di trascrizione. ()

 

 

 

 

 

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