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De Bartholomaeis, Vincenzo. Poesie provenzali storiche relative all'Italia. Volume primo con ventiquattro silografie. Roma: Tipografia del Senato, 1931

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442,001- Tomier

 

XCII.

TOMIER e PALAZI

 

Testo secondo C. Appel, Provenz. Chrestom., p. 70 sgg.

XCII. Questo sirventese a due, destinato probabilmente a esser cantato sulle piazze, giacché esso è ritornellato, fu composto in Provenza, e si riferisce a’ casi di questo paese a tempi di Luigi VIII. Gli autori incitano i Provenzali a resistere contro i Francesi che avanzano con «falsa crociata». O. SCHULTZ-GORA (Ein sirventes &c., p. 38) ne colloca la composizione tra il 1223 e il 1226. Senonché la poesia contiene elementi per una datazione piú circoscritta. Gli autori, dopo aver deplorato che, mentre si fa questa guerra, si trascura quella di Terrasanta, e dopo aver ripreso il clero perché non si dà pensiero di Damiata, accennano alla resistenza di Avignone. Luigi VIII mosse alla crociata contro gli Albigesi nel gennaio del 1226, dirigendosi alla volta di Avignone, che strinse di assedio dal 7 giugno al 28 agosto, nel qual giorno ne fece l’espugnazione. Si volse quindi contro Tolosa, ma, cangiato consiglio, deliberò di rinviare l’assedio all’anno seguente e prese la via del ritorno. Fu in questo viaggio di ritorno che, colpito da malattia, lasciò la vita in Montpensier durante l’autunno (v. Recueil des historiens des Gaules et de la France, XIX, ind. s. v. «Louis VIII» e rinvii). Non v’ha dubbio che la poesia sia stata composta al tempo di questa spedizione. Prima, durante o dopo l’assedio di Avignone? Io credo durante l’assedio, altrimenti le parole de’ trovadori non avrebbero senso. In ogni modo, è da escludere che la poesia sia posteriore all’assedio. Se Luigi VIII non si cura del fatto che Avignone è città imperiale e si inorgoglisce per il non trovar resistenza da parte di Federico II, che cosa sarà mai de’ dominî del «rei part Bretanha» ossia di Enrico III? I poeti scrivono, dunque, mentre l’assalire tali dominî appariva essere ancora ne’ disegni del re di Francia. In questo tempo Federico II si trovava nelle Romagne e si apprestava a tornare nel Regno (v. BÖHMER-FICKER, Reg. Imp. s. a.).

 

 

 

 

 

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