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De Bartholomaeis, Vincenzo. Poesie provenzali storiche relative all'Italia. Volume primo con ventiquattro silografie. Roma: Tipografia del Senato, 1931

[CdT en procés d'incorporació]

236,012=437,038- Guilhem de la Tor

 

XCVII.

GUGLIELMO DE LA TOR e SORDELLO

 

Testo secondo C. De Lollis, Sordello, p. 169 sgg.

XCVII. La poesia è anteriore al 1228, giacché Sordello è ancora in Italia. Di qui egli partí per la Provenza non prima del detto anno. Apprendiamo, infatti, da Peire Bremon Ricas Novas che egli mosse da Treviso («Els baros conois totz de Trevis tro a Cap»; v. J. Boutière, Les poésies de P. Br. Ricas Novas, p. 69), e a Treviso non può essere stato se non dopo l’estate del 1227, dopo cioè che vi si fu ritirato Ezzelino, presso il quale Sordello si era rifugiato. Cf. DE LOLLIS, Sordello, p. 17; J. BOUTIÈRE, op. cit., p. 115. A. RESTORI (Per un sirventese di G. de la T., p. 315) opinava che, se Sordello rimette a Cunizza (vedi v. 68) il giudizio della tenzone «con cosí lusinghiere parole», sia da indurne che essa tenzone «avvenisse o prima del ’24 o ben poco appresso, perché si sa che, dopo il famoso rapimento» cioè il ratto di Cunizza, di cui v. p. 59, «accaduto in quell’anno, le relazioni amorose tra i due non durarono a lungo». Ma il DE LOLLIS (p. 12) non trova conveniente riferire la data del rapimento avanti il 1226.

 

 

 

 

 

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