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Squillacioti, Paolo. Le poesie di Folchetto di Marsiglia. Pisa: Pacini, 1999.

Nuova edizione riveduta e aggiornata per il "Corpus des Troubadours", 2009.

156,015- Folquet de Marselha

 

Vers Dieus, el vostre nom e de sancta Maria
[attribuzione dubbia]
 
Scheda metrica
 
[70:1]    a12’ a12’ a12’ b6 b6 b6 a6’ b6 b6 b6 a6’   c6 c6 c6 d6’
 
a: ia ~ enda, b: atz ~ e, c: e, d: ia.
 
4 coblas doblas di 15 vv. e una tornada di 11, con gli ultimi 4 vv. che fanno da refrain; lo schema è un unicum. Mantengo lo schema di Frank rigettando la proposta di emendamento di Oroz Arizcuren 1972, p. 162 – argomentata in séguito da Riquer 1975, III, p. 1222, n. 15 – secondo la quale la seconda rima del refrain dovrebbe essere a6, perché, essendo il testo in doblas, si potrebbe indurre a credere che la rima del refrain cambi come la rima a. Si veda comunque quanto scrive Beltrami 1989: «La costruzione appare [...] fondata su uno scambio di rime a partire dal refrain; indicando le rime di quest’ultimo con xxxy, la prima coppia ha lo schema yyy aaay aaay, la seconda aaa xxxa xxxa. La strofa V è ridotta, in funzione di tornada, ma con la sottrazione dell’ultima parte anziché della prima; rime della seconda coppia, aaa xxxa+xxxy» (p. 15).
I tre testimoni presentano il medesimo ordine strofico.
 
Nota al testo
 
A proposito della tradizione manoscritta del testo Stroński scrive: «Les trois mss. se rapprochent tous étroitement; cependant Cf forment un groupe (vv. 35-6, 41)» (p. 109). Ora, se la lacuna di v. 35, comune ai tre testimoni, individua certamente un archetipo corrotto (1), più problematica si rivela la ricostruzione dei rapporti fra i singoli manoscritti. La frase di Stroński parrebbe legittimare uno stemma bipartito con Cf su un ramo e R sull’altro. Stante l’inconsistenza del presunto errore di v. 41, di cui discuterò nel Commento, bisognerebbe dimostrare che al v. 36 R ha lezione giusta e che Cf reagiscono alla lacuna perché lo stemma possa essere legittimato. Esiste infatti la possibilità che sia R a intervenire sul testo cercando di sanare la lacuna ma ottenendo solo il verso ipermetro e del be que mauetz fag anc se e che Cf conservino la lezione buona: del be quem faitz anc se (questa era soluzione tradizionale fino a Zenker, che ribalta la questione; cfr. la nota di commento ai vv. 35-36). Resta la verosimiglianza della ricostruzione di Zenker 1897 (riportata integralmente nel Commento) secondo cui sarebbe R a conservare la lezione dell’archetipo, con un v. 35 parzialmente lacunoso, ma l’ipotesi contraria non può essere scongiurata. Oltre a ciò non ci sono errori congiuntivi fra i mss., avendo valore minimo (se non nullo) le irregolarità morfologiche 31 dieus in Cf, 6 iorn e 38 pietat in Rf. In assenza di uno stemma codicum non è possibile scegliere con sicurezza la lezione da mettere a testo, oltre che ai v. 35-36 in altri 4 casi di discordanza dei mss. in variante adiafora: 4 velhatz C vs levatz Rf; 41 mesprenda Cf vs surprenda R; 48 garisc’ e·m C vs gueris que·m Rf; 49 en est segle C vs d’aquest segle Rf. Stroński risolve tutti i casi per scelta meccanica (vv. 4, 48, 49) o per incomprensione della lezione (v. 41); ai vv. 35-36 assume la ricostruzione di Zenker: le mie scelte testuali in questi luoghi sono giustificate nelle relative note del Commento.
In C il testo chiude la sezione dedicata, in apertura di codice (cc. 1r-6v), a FqMars, in conformità a una procedura (studiata da Allegretti 1992) per cui i corpora dei singoli trovatori culminano spesso nel ms. con un testo religioso o palinodico (2). Sulla posizione del componimento in R e f si veda la tavola nella parte I, il § 1.1. Assumo C come ms.-base.

 

Note

(1) Che si possa trattare di un «recueil d’albas» è un’ipotesi di Poe 1988, messa in dubbio da Allegretti 1992; cfr. parte I, § 1.2.4. ()

(2) Il lavoro della Allegretti ha come precedente immediato l’analisi della «pratica del ‘Marienlied’ quale elemento conclusivo, o comunque demarcativo, di una raccolta» di M. Perugi, Lanfranco Cigala nell’epilogo dei «Rerum vulgarium fragmenta», SM, s. III, XXXII (1991), pp. 833-41 (cit. a p. 833). ()

 

 

 

 

 

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