Versificazione: FRANK 577:105
a10 b10 b10 a10 c10' c10' d10 d10
rime: ar, en (III cobla: ens), ia, ans
Tenzone composta da cinque coblas unissonans di otto decasillabi e da due tornadas di quattro (c10' c10' d10 d10). Lo schema metrico di Frank, qui accolto, è parzialmente accettato da Serper, che, per la cobla V, anticipando la prima tornada (per cui cfr. nota ai vv. 33-44), propone ia, ans, ar, en, con inversione rimica fronte-sirma rispetto alle coblas precedenti. Ipotesi di schemi metrici diversi erano già state avanzate da Chabaneau, che, in nota (p. 119) presume la perdita di due coblas (quattro versi e mezzo finali dell'attuale III, una IV, e tre versi e mezzo iniziali di quella che consideriamo III; cfr. più avanti nota al v. 20), più, forse, ancora una cobla finale prima delle tornadas (p. 120, nota ai vv. 33-40), portando così il numero complessivo ad otto; Nelli, accogliendo la prima ipotesi Chabaneau (che sembra plausibile anche a Viguier, p. 84), segnala addirittura nel corpo testuale la lacuna di sedici versi a partire dal v. 20, e propone dunque una tenso di sette coblas più due tornadas.
Riguardo all'irregolarità nel numero delle strofe (di norma equamente divise tra i contendenti), è possibile solo fare delle ipotesi: 1) manca una cobla, pur essendo difficile precisare quale anche per i numerosi problemi che la tradizione del testo pone (cfr. le già citate note ai vv. 20 e 30); ritengo, però, poco probabile la perdita di una cobla che precedesse la prima tornada (cfr. nota ai vv. 33-44); 2) si sono verificati incidenti di tradizione all'interno delle coblas medesime, benché non vi siano manifeste mutilazioni di ampie porzioni di testo (se si esclude la teoria di Chabaneau circa il v. 20, che comporterebbe, comunque, l'aggiunta di due coblas, e non di una); 3) Bonfils anticipa deliberatamente la conclusione della tenzone, componendo una tornada al posto della usuale VI cobla.
Schema metrico, formula sillabica e sistema di rime comune ad altri otto testi (FRANK, Répertoire, I, pp. 114-116 e BELTRAMI, Rimario trobadorico provenzale, I, p. 257, schema nº 136):
Berenguier Trobel |
Si vols amics al segle gazaignar |
consiglio in forma di canzone |
50.2 |
Bertran Carbonel
|
Vil sirventes de vil ome voill far
|
sirventese |
82.17 |
Bertran Carbonel |
Ab son amic si deu hom conseillar |
cobla |
82.19 |
Bertran Carbonel |
Nuls hom no deu trop en la mort pensar |
cobla |
82.67 |
Bertran Carbonel |
Tota domna que aja cor d’amar |
cobla |
82.88 |
Blacasset |
Si·m fai amors ab fizel cor amar |
canzone |
96.11 |
Calega Panzan |
Ar es sazos qu’om si deu alegrar |
sirventese |
107.1 |
R. Gaucelm de Beziers |
Un sirventes, si pogues, volgra far |
sirventese |
401.9 |
Tra i rimanti ripetuti, sono da segnalare: folia, utilizzata da Bofilh al v. 30 e ripresa da Guiraut al v. 37; jauzen (vv. 10 e 18), aggettivo che si trova nella stessa posizione nelle coblas II (forma obliqua) e III (forma diretta), unito in entrambi i casi al verbo tener; sia, forma verbale impiegata (sempre da Guiraut Riquier) ai vv. 6 e 21.
Chantar e chan sono parole chiave delle prime due coblas, con richiamo interstrofico chans-chan.
Enjambement: vv. 23-24.
Inoltre, si segnalano almeno il parallelismo as ... / o as (vv. 3-4); l'anafora sintattica o si chantas, con variatio (chantas, vv. 5-7); le allitterazioni presenti nelle due coppie platz-pretz e joi-joven in un verso (11) caratterizzato da polisindeto; l'allitterazione amor-amia, che si propaga anche al sintagma precedente a mans (v. 14); l'accumulazione aggettivale per polisindeto del v. 15; le allitterazioni del v. 23 dovute alla riduzione timbrica ad o ed al consonantismo che promanano dalla paronomasia isofonica totz tos e dal parallelismo tos-tos.