Boni, Marco. Sordello, Le poesie. Nuova edizione critica con studio introduttivo, traduzioni, note e glossario. Bologna: Palmaverde, 1954.
437,017- Sordel
A) CANZONI
VII
Una fondamentale divergenza nell’ordine delle strofe (la terza cobla dell’ordine di C R, da noi seguito, è in T f la quarta, e viceversa) fa subito pensare che i mss. possano disporsi in due famiglie: C R e T f; e ciò è confermato dall’esame dei particolari del testo, che mostra che le due coppie di codici si differenziano nettamente per una serie di lezioni (v. 2, 4, 7, 12, 13, 16, 18, 19, 20, 28, 35, 39), tra le quali particolarmente importanti ai fini di provare l’esistenza delle due famiglie sono, per T f quelle dei v. 2 (e ues), 16 (che a,que za), 19 (nomen dei,non men dei), 28 (de car), e per C R quelle dei v. 4 (quascus,cascus) e 13 (nom auci,no laussi [col «titolo» sull’o]), lezioni evidentemente deteriori od erronee, che non lasciano, in genere, dubbi. Le lezioni peculiari a ciascun ms. contro gli altri tre (cfr. per C i v. 1, 8, 30; per R i v. 7, 36; per T i v. 4, 11, 23, 26, 30; per f i v. 3, 4, 8, 25, 26, 27, 28, 34, 36, 38) sono tali che possono essere attribuite ai copisti dei singoli codici, e mostrano l’indipendenza dei mss. entro le famiglie. Qualche dubbio può lasciare il v. 32, ove C T (aisselh,acell) si contrappongono a R f (am sel): ma, come già ebbe a mostrare il De Lollis (ibid., p. 124 e seg.) la divergenza si può spiegare pensando che la lezione originaria sia stata am sel (o meglio a sel col «titolo» sull’a) — il che è provato anche dal fatto che tutti i mss. hanno il nome seguente al caso obliquo (ioy,ioi,gioi) mentre con la lezione aisselh si sarebbe dovuto avere il caso retto jois come soggetto di secor — e che i due copisti di C e di T (o i copisti dei loro antigrafi) abbiano modificato indipendentemente l’uno dall’altro la lezione originaria, forse perché non riusciva loro chiara a prima vista. Si avrà quindi questo stemma :
Resta difficile però spiegare la presenza delle tornadas nel solo ms. T: si possono formulare varie ipotesi (come quella che esse mancassero nel capostipite di C R e che si siano perdute indipendentemente nella tradizione che mette capo a f): ma bisogna riconoscere che mancano elementi sicuri per una soluzione della questione. Ho seguito l’ordine delle strofe dato da C R, che mi sembra più naturale, soprattutto per lo stretto legame che sembra esservi tra i v. 17 e segg. e i v. 12 e segg. Grafia di C.
La canzone deve essere stata scritta in Provenza: vi è qualche probabilità che sia stata composta per Guida di Rodez (cfr. Introduzione, p. LXI).
Schema metrico: a10 b10 b10 c’10 d10 d10 c’10 a10. Cinque coblas unissonans e doppia tornada (cfr. p. CXLVI).