B) TENZONI

XIII

(TENZONE CON JOAN D’ALBUSSON)

 

La tenzone è stata certamente composta in Italia; e per le allusioni, che sembra di dovervi intravvedere (cfr. specialm. i v. 29 e segg.), pare da ascriversi al tempo in cui Sordello era alla corte di Rizzardo di San Bonifacio o addirittura, come è più probabile, al tempo in cui si trovava presso i Da Romano dopo il ratto di Cunizza (cfr. l’Introduzione, p. XXVI). Il Joan che tenzona con Sordello per me è sicuramente, come pensa il BERTONI, Nuove rime, e I trov. d’It., Modena, 1915, p. 76 — la cui tesi è stata accolta anche dalla Bibliographie del PILLET e del CARSTENS, Halle, 1933, 265, I a — Joan o Joanet d’Albusson (o d’Albuzo), il quale nel 1231 (o al più tardi tra il 1231 e il 1234) scambiava con Nicoletta da Torino la nota tenzone (cfr. BERTONI, I trov. d’It.,p. 62 e seg.; DE BARTHOLOMAEIS, Poesie prov. stor., II, p. 114 e segg. e Primordi della lirica d’arte in It., p. 204 e seg.; F. A. UGOLINI, La poesia prov. e l’Italia, Modena, 1949, p. XXVII). Mi sembra da respingere la tesi dello SCHULTZ-GORA, ibid., p. 43, che pensava al «Çoanet lo menor» della cobla 196 di H: anche il DE BARTHOLOMEIS, che in un primo tempo l’aveva accolta, ultimamente ha mostrato di non esserne soddisfatto (cfr. la n. 66 del cap. I).

Schema metrico: a₈ a₈ a₈ a₈ a₈ b’₇ a₈ b’₇. Quattro coblas singulars (cfr. p. CXLVII).