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Boni, Marco. Sordello, Le poesie. Nuova edizione critica con studio introduttivo, traduzioni, note e glossario. Bologna: Palmaverde, 1954.

437,028- Sordel

 

D) SIRVENTESI

 

c) Sirventesi personali

XXIII

(CONTRO PEIRE BREMON RICAS NOVAS)

 

Come ho detto nell’Introduzione (p. LVII e seg.), ritengo assai probabile che il «duel poétique» tra Sordello e Peire Bremon Ricas Novas abbia avuto luogo nel 1240-41. Sulla complessa questione rimando a quanto si è accennato nell’Introduzione. Aggiungerò soltanto che il sirventese di Duran En talent ai qu’un sirventes encoc, sul quale il TORRACA — che riteneva tale sirventese composto nel 1233 (Sul «Sordello» di C. De Lollis, in Giorn. Dant., IV, 1897, p. 17 e seg. e Sul «Pro Sordello» di C. De Lollis, ibid., VI, 1898, p. 551) — principalmente si fondava per sostenere che il contrasto poetico tra Sordello e Peire Bremon dovette avvenire prima del 1233, e che costituiva un ostacolo assai grave all’assegnazione dei sirventesi di Sordello e di Peire Bremon al 1241-42 — in quanto il buon sarto di Paernas, come ha mostrato il Torraca (che qui aveva indubbiamente visto giusto) ha evidentemente imitato, riprendendone non solo lo schema e parte delle rime, ma anche parecchie parole finali di verso e alcune frasi, il terzo sirventese di Peire Bremon Ricas Novas, e sarebbe estremamente arduo sostenere che Peire Bremon imitasse Duran — è stato assegnato dallo JEANROY, con argomenti assai persuasivi, all’inverno 1242-1243 (A. JEANROY, Le soulèvement de 1242 dans la poésie des troubadours, in Ann. du Midi, XVI, 1904, p. 311 e segg.; tale datazione era stata proposta precedentemente anche dal TOURTOULON, Don Jaime el Conquistador, Montpellier, 1863-67, II, p. 58, e dal COULET, Le troub. Guilhem Montanhagol, Toulouse, 1898, p. 85 e seg., ma di sfuggita e senza la necessaria documentazione). Collocando i sirventesi di Peire Bremon e di Sordello negli anni 1241-42 l’imitazione fatta da Duran del sirventese del Ricas Novas si spiega ancor più naturalmente che assegnando il «duel poétique» a una data anteriore; infatti nel 1242 i sirventesi di Sordello e di Peire Bremon dovevano essere notissimi, e circolare per tutta la Provenza, destando grande interesse; ed è facile pensare che proprio ad uno di essi si sia ispirato il buon sarto di Paernas per intessere il suo componimento.

Sull’ordinamento dei tre sirventesi vedasi l’Introduzione, p. CXXX e segg. Sull’imitazione che Sordello in questo primo sirventese fa del noto «vanto» Drogoman senher di Peire Vidal cfr. pure l’Introduzione, p. CXXXI e seg. Alle osservazioni che ho già avuto occasione di fare si aggiunga che in questo sirventese Sordello ha ripreso, dal sirventese di Peire Vidal, dodici delle venti parole usate in fine di verso per ottenere la rima in -ier (mestier, sentier, cavalier, gerrier, destrierlausengier, nier, denier, sobrancier, sobrier, Monpeslier, plazentier), e dieci delle undici parole usate per avere la rima in -au (esgau, clau [sostantivo masch. e femm. in Sordello, verbo in Peire Vidal], mentau, esclau, soau, lau, Crau, au, brau).

Schema metrico: a10 a10 b10 a10 a10 b10. Cinque coblas unissonans e la tornada (cfr. p. CXLVIII).

Grafia di A.

 

 

 

 

 

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