Frank 1950, p. 81 propone una ritrascrizione in provenzale della cobla, affermando che leirregolarità della rima dei vv. 5, 7 e 9 fanno dubitare dell'autenticità della forma in cui essa è conservata: "Bella domna, ab l'ajuda de vos | es ma chansos mogud'e comensada. | S'en chantarai alegres e joios, | si mos chantars e mos digz vos agrada. | Car autramen non quier esser joios, | si de part vos no me ve l'alegransa. | Per aquel Dieu en cui ai ma creansa: | qui me dones Antioch'e Damas, | no·i demor ieu, si vos non i estas!".
1. aïde: trisillabo.
2. esmute: da esmover, 'prendere le mosse'. Le forme di part. pass. del verbo attestate sia da LR 1842, IV, p. 278 n. 13 che in SW 1902, III, p. 241 sono però solo esmogut, esmagut. Il part. pass. del francese esmovoir sarebbe esmeuz, esmeus, per cui cfr. TL 1954, III, col. 1132; cfr. tuttavia ibid., col. 1133 esmute, esmuete, sost. f. che significa 'impulso', 'inizio'.
Frank 1950 traduce 'a été conçue'.
3. s'an: corrisponde a se en, come suggerisce Frank 1950, che chiosa "si explétif" e "an 'de ce fait'".
aligres et joious: dittologia piuttosto inflazionata, che alterna con l'equivalente alegre e jauzen e la meno comune alegre e gai.
4. chantair: per il caso sg. r. asigmatico, cfr. "Solatz, jois e chantar | es eras oblidatz" GrBorn 242, 75, 1-2 e XIII, 5 e n.
agraide: il sing. in luogo del pl. è normale dopo una dittologia endiadica.
5. nan: equivale a nen.
8. ki: 'se qualcuno'.
Andioche et Damas: due delle più grandi e floride città commerciali dell'antico Mediterraneo. Antiochia, in particolare, fu conquistata nel 1098 dai crociati, che ne fecero la capitale dell'omonimo principato, e la sua storia faceva parte nel Medioevo dell'immaginario collettivo: l'unico poema epico originario della Siria franca, la Chanson de Chétifs, scritta nella prima metà del XII sec. da un poeta sconosciuto, narra le fantastiche avventure dei crociati fatti qui prigionieri dai mussulmani; la Chanson d'Antioche racconta invece gli avvenimenti relativi alla conquista della città. Antiochia è menzionata come termine di paragone anche in "que, s'ieu era en Antioca, | yeu volri' ab lieys morir" UcBachal 449, 3, 29-30; cfr. inoltre "Si per amic | mi tengues la plus gaya | fag m'agra ric | mielhs que qui·m dones Blaya" AimBel 9, 20, 71-74 e ivi XIII, 18 e nota.
9. estias: II pl. cong. pr., trisillabo. Comune in W il passaggio passaggio -atz> -as.
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