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De Bartholomaeis, Vincenzo. Poesie provenzali storiche relative all'Italia. Volume primo con ventiquattro silografie. Roma: Tipografia del Senato, 1931

[CdT en procés d'incorporació]

080,011- Bertran de Born

8. pauc rei de Terra Major] Con l’espressione «T. M.» vien designata la Francia nella Chanson de Rolland, v. 599:

                        Terre Major remeindreit en repos.

Anche il trovadore, Aimeric de Belenuey adopera quest’espressione nello stesso senso:

                              nostr’ancessor
                        Conquisteron Terra Major;

MAHN, Ged., 893. Il «picciol re» è Filippo Augusto. È evidente, secondo il Thomas, l’antitesi intenzionale tra «picciol re» e «Terra Maggiore» (op. cit., p. 54 nota).

12. Filippo Augusto aveva riportato de’ successi contro il conte di Fiandra, in Arras, nella guerra del 1184-5.

15-8. Tanto il THOMAS, p. 54 nota, quanto lo STIMMING, p. 151, non veggono in questi quattro versi che un’allusione generica alle lotte de’ comuni Lombardi contro il Barbarossa. Per noi essa giova a dare un’idea dell’opinione e delle voci correnti fuori d’Italia circa i rapporti fra le città italiane e l’imperatore. Non c’è dubbio che l’allusione ci riconduca avanti la pace di Costanza, cioè avanti il giugno, se non avanti l’aprile, del 1183, nel qual mese furono definite a Piacenza le condizioni rese poi esecutive a Costanza (v. Ann. Placent. Guelfi, s. a.; il testo de’ preliminari in MURATORI, Dissertaz.. XLVIII, p. 291 sgg.). Ora il poeta scriveva durante la sospensione delle ostilità, convenuta nella tregua di Venezia del 1177. Pertanto, l’accenno di B. de B. a un attacco premeditato da’ Lombardi contro l’imperatore e all’incessante costruir fortezze che costoro facevano contro Cremona, la quale si teneva per l’imperatore, non può essere stato ispirato se non dalla diffidenza, più o meno giustificata, che ispirava ne’ terzi il prolungarsi della tregua sin quasi all’estremo limite di tempo, stabilito a Venexia in sei anni. Tentativi aperti di rottura della tregua da parte delle città collegate non ce ne furono, né dalle fonti risulta essersi queste date a costruir fortificazioni verso il Cremonese. Risulta, per contro, essersi data Cremona ad elevarne contro la Lega. Cade nel 1181, infatti, la costruzione di Castel Manfredi (detto più tardi Castelleone), ordinata per la difesa della città dal podestà Manfredi, che gli dette il proprio nome: «Hic [podestà] suo tempore Castrum Manfredi aedificavit et illi nomen suum imposuit, 1181» (Ann. Cremonenses, p. 802).

19. Coms Raimons] Raimondo V di Tolosa.

21. lo rei] Alfonso II d’Aragona. La lacuna esistente ne’ mss. impedisce di afferrar bene l’allusione del poeta. Raimondo V fece effettivamente la pace col re d’Aragona, ma non prima del principio dell’anno 1185; di qui la incompatibilità di date segnalata di sopra; cf. THOMAS, op. cit., p. 54 nota.

23. jove rei] Enrico dal Corto Mantello, figlio di Enrico II d’Inghilterra.

25.Oc e No] Nomignolo spesso usato da B. per Riccardo Cuor di Leone.

27. Johans] Giovanni Senza Terra.

 

 

 

 

 

 

 

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