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De Bartholomaeis, Vincenzo. Poesie provenzali storiche relative all'Italia. Volume primo con ventiquattro silografie. Roma: Tipografia del Senato, 1931

[CdT en procés d'incorporació]

133,013- Elias Cairel

49. Rossignol] Nome del giullare incaricato della trasmissione.

62. Nessuna notizia intorno a questa Ponza che risiede di là da Durazzo.

68 sgg. L’incitamento a Guglielmo di Monferrato a non tardare ad essere animoso, accompagnato dalla esplicita minaccia della defezione de’ suoi amici, risale al tempo in cui Demetrio, il suo giovane fratello, erede del regno di Tessaglia, avendone affidato il traballante governo alla madre Margherita d’Ungheria e a Guido Pallavicini, se ne era venuto in Italia, a sollecitare soccorsi contro i suoi nemici esterai ed interni. Nel marzo del 1222, egli era dal Papa (POTTHAST, Reg. Pont., 6803); nell’anno seguente, con suo fratello, a Ferentino, presso Federico II (BÖHMER-FICKER, Reg. Imp., 1223, marzo 11). Intanto Salonicco era caduta nelle mani di Teodoro, quasi senza resistenza da parte di Margherita. Il Papa fece allora predicar la guerra contro Teodoro (POTTHAST, n. 7017). Quanto a Guglielmo, si era impegnato, sin dal 1221, a farsi promotore di una spedizione in Oriente; a tale scopo Onorio III gli aveva promesso un sussidio di quindicimila marchi e lo aveva nominato gonfaloniere della Chiesa. La comparsa di Demetrio e la caduta di Salonicco diedero impulso alla spedizione. Dalle parole di E. C. si apprende che già questa è decisa, ma che tuttavia permangono, o sembrano agli impazienti permanere, le incertezze del marchese di Monferrato, ed è diffuso il timore che quanti han promesso di partecipare all’impresa trovino negli indugi di lui il motivo per sbandarsi da ogni lato. Nel marzo 1224, la partenza era imminente. Demetrio era a Venezia, forse per prendervi imbarco e interessare la Repubblica a suo favore. Guglielmo toglieva a prestito novemila marchi da Federico II, in Catania, ipotecando quasi tutto il Monferrato. I cavalieri Lombardi, che dovevano partecipare alla spedizione, si andavano raccogliendo a Brindisi. Senonché il sopraggiungere di una grave malattia di Guglielmo fe’ ritardare ancora una volta la partenza; la quale ebbe luogo nel marzo del ’25. Guglielmo vi lasciò la vita nel settembre. Tali avvenimenti sono egregiamente riassunti da L. USSEGLIO (I Marchesi del Monferrato &c., vol. II, p. 275 sgg.), con rinvii alle fonti.

 

 

 

 

 

 

 

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