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De Bartholomaeis, Vincenzo. Poesie provenzali storiche relative all'Italia. Volume primo con ventiquattro silografie. Roma: Tipografia del Senato, 1931

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437,024- Sordel

13. Nota il JEANROY (Anthol. cit., p. 106) che simile rimprovero a Federico II sarebbe stato poco giustificato dopo la vittoria riportata da lui sopra i Milanesi a Cortenuova (17 novembre 1237).

14. Luigi IX avrebbe potuto far valere de’ diritti sulla corona di Castiglia, a cagione di sua madre Bianca. Il rimprovero che S. fa a Luigi IX di essere troppo sottomesso alla madre, non può essere che posteriore al 1236, nel quale anno terminò la tutela di lei: il re è tanto piú colpevole di esser debole, in quanto è meno obbligato ad obbedire (v. BOUTIERE, op. cit., p. 122).

19. La terra di cui Enrico III era stato spogliato è quella confiscata a Giovanni senza Terra, nell’estate del 1204, da Filippo Augusto, cioè la Normandia, la Turenna e il Poitou.

21–4. Ferdinando III, figlio di Alfonso IX, re di León, e di Berengaria di Castiglia, sorella di Bianca. 

25–7. Giacomo I d’Aragona. Nel 1230 e di nuovo nel 1236, la città di Marsiglia si era sottratta alla dominazione de’ conti di Provenza per fare omaggio al conte di Tolosa, ciò che costituiva una perdita per il Re di Aragona, erede presuntivo di suo cugino. Inoltre, l’Aragona aveva perduto, nel trattato del 1229, il viscontato di Milhau ed alcune altre signorie nella Rouergue (A. JEANROY, op. cit., p. 107).

29–32. Teobaldo conte di Sciampagna, erede del re Sancio.

33–6. Raimondo VII aveva dovuto cedere, nel 1229, alla Francia i territori di Beaucaire e di Carcassonne.

34. Allusione alla perdita di Marsiglia da parte di Raimondo-Berengario IV, ricordata al v. 27.

 

 

 

 

 

 

 

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