4. Bertrans. Restituisco la forma con -s sull' analogia dei vv. 7, 16, 19.
tenzon parlia. È la nota tenzone Bertrans, lo joy(DE LOLLIS, Vita e poesie di S. di G. cit., XIX; SALVERDA DE GRAVE, op. cit., XIII), su cui cfr. pp. 8-9. Per quanto riguarda poi l’espressione, con cui la tenzone è citata, cfr. KNOBLOCH, Di Streitgedichtecit., p. 8.
9-12. È noto che Sordello più volte nei suoi canti e in maniera più o meno velata «rinuncia risolutamente ad assaporare il dolce frutto d'amore, presentendo Dio sa quali e quante amarezze ... e si protesta ben più felice colla sua donna che nulla gli concede che con qualunque altra che tutta gli si dèsse». A questo suo modo di sentire, come ha già osservato il DE LOLLIS, citando anche questi versi, si riferisce qui Granet: Vita e poesie di S. di. G . cit., p. 78 e n. 1 e 4.
12. vergona. Il -n- ha certo il suono iotacizzato.
13. cors. Il «gran» che precede m’induce a ritenere che si tratti realmente di «corpo» —così intende pure il DE LOLLIS, Gior. st. d. lett. ital., XXX, 174—, per quanto il «volpill» del v. sg. si riferisca, in generale, meglio a qualità morali.
17. Comtessa de Rodes. Su di lei cfr. C. FABRE,Guida de Rodezcit. in Annales du Midi, XXIV, 336 sgg.
A lei, come pure al Valery, avevano Sordello e Bertrando inviata pure la loro tenzone Bertrans, lo joy, da cui questo componimento muove.
18. an ras lor cap. Il FABRE, Guidacit. in Ann. du Midi, XXIV, 339 ravvicina questo passo a un racconto del Novellino (n. LXIV) e vi trova un'allusione a quanto ivi è detto di cento cavalieri (ma il Novellino parla anche di cento baroni, cento dame e cento donzelle), riuniti in pellegrinaggio nella festa della candelora del 1231 o del 1232, nella chiesa del Mont-Anis per gridar «mercé» a una «madonna Grigia», da identificare con la contessa di Rodez. Ma il ravvicinamento non è troppo sicuro, e sarà meglio veder qui una espressione iperbolica in quanto dica che moltissimi cavalieri, che avevano amato invano Guida, dovetter finire per tonsurarsi
21. Johan ... de Valery. Su questo valoroso cavaliere di Champagne cfr. ultimamente FABRE, Guida cit. in Ann. du Midi, XXIV, 335 sgg. Cfr. sopra n. 17. |