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Guarnerio, Pier Enea. Pietro Guglielmo di Luserna, trovatore italiano del sec. XIII. Genova: Tipografia di Angelo Ciminago, 1896

344,005- Peire Guilhem de Luserna

2. ni : per la speciale accezione del ni provenzale, che ha di solito il valore di semplice copulativa v. Diez, Gr. cit., III, 401 e più innanzi n.º IV, 2.
 
3. foldat : così correggo il foldatz del cod., e la ragione ne è evidente.
 
6. no : ovvia anche questa correzione.
 
7. so us man : traduco « il suo uso per molto », dove man per maint è usato avverbialmente.
 
9. desreia : accanto al sostantivo desreis disordine, sviamento, il verbo significherà « uscir dalla via contro alcuno, offendere » ; cfr. G. Faidit : « Sobre me se desreya Tal desrey ecc. » Lex Rom.
 
10. negus : vale alcuno, avendo quel valore di mezza negazione, che non arriva a quella intera, se non col rinforzo della particella negativa, cfr. Diez , Gr. cit., III, 389.
 
ib. felneia : felneiar dal sostantivo felnia feunia fellonia.
 
11. de mon bran ecc. : traduciamo : saprà se il mio brando taglia e ferisce ». È un caso di attrazione, un po' diverso da quello del n.º II, 3 ; qui il soggetto della proposizione assertiva è anticipato nella proposizione principale, preceduto dalla particella de col valore di « riguardo a, quanto a » ; vedi casi consimili in Sordello, IV, 31, V, 17 e 25, X VI, 1, ecc.
 
12. sis : la congiunzione si con l'appoggio del pronome riflessivo pleonastico.
 
13. qell mou gnerra... nol cossel : altro caso di attrazione, per cui il pronome relativo è preposto con la sua proposizione al dimostrativo, che fa da complemento oggetto della proposizione principale. È anche della grammatica ital. : chi le muove guerra... non lo consiglio, ecc. ».
 
16. ben i poira : per ragione del verso aggiungo la particella pronominale, che sta bene al senso.
 
18. soa : bisillabo, come anche doas e simili, De Lollis, Sord., p. 145 e cfr. « La soa merce dexenda », Bartsch, Chr.4 280,29.
 
19. m'anpar : per m'ampar o m'empar mi difendo, cfr. Diez, Wort.4 s. parare e Körting, Lat-Rom. Wört. 4112, che registrano amparar e emparar in questo significato. Così trascrivono anche Kehrli e Gauchat ; invece il Grüzmacher men bene legge man par, di cui non è chiaro il senso.
 
20. Lusernas gar : è evidente che -s è il pronome riflessivo enclitico del verbo gar, 3.a pers. sing. del cong. pres.
 
21. orgoill : caso obbliquo complemento oggetto di troba, onde sopprimo il -z, che è di più nel cod.
 
22. no trob' els rics ni guirenza : così correggo il v. no troban li ric niguireza del cod., che eccede di una sillaba e non dà senso. È evidente che il soggetto della proposizione non può essere altri che il malevolo, il quale si deve guardare da Luserna, perchè non vi trova orgoglio, ingratitudine nè protezione nei signori ; se invece si facesse li ric soggetto di troban non ci sarebbe più la ragione, per cui il malevolo dovesse guardarsi da Luserna.
 
25. mesura : intorno a questa virtù della mesura, che è un altro dei luoghi comuni ai trovatori della tarda età, è notevole tutto il paragrafo che nel Documentum honoris vv. 373-394 vi dedica Sordello, che già aveva detto XV, 39-40 : « Doncs fora ops q' entrel pauc el trop fos Una vertutç, c'om apela mesura ». Cfr. De Lollis, Sord. p. 75 testo e note.

 

 

 

 

 

 

 

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