MANOSCRITTI: C c. 371v (Huc de Pena); R c. 25v (Uc de Pena); a¹ pp. 342-43 (En Uc de Penna; la rubrica era già stata scritta in fondo a p. 341: En Uc de Pena).
DISCUSSIONE DEI TESTIMONÎ. Nettamente caratterizzato è il ms. a¹, che si distingue anzitutto per la presenza di una strofa in più, per una tornada diversa da quella tràdita dagli altri codici e per differenze nell’ordine delle coblas (cfr. A. Kolsen, Altprovenzalisches (nr. 14-16), in «Zeitschrift für Romanische Philologie», LIV (1934), p. 595):
CR I II III IV V VI
a¹ I II IV V VIa III VIIa
a¹ è inoltre portatore di numerose varianti a fronte di un complessivo accordo di CR: Ben 2, fins e leials et ab humil talan, / lars e adreitz e senes tot enjan 10-11, qi·m pren 13, c’anc pois non 15, me 16, bels 18, ni 19, leial 20, q’eu ai 22, suffrira 23, de tal 24, cui 25, dama 25, q’il 26, sap 28, mezeis valenza 28, er’ 29, los acordet em patz 30, m’ac Amors 33, aitan 35, Q’en nuill’autra 37, d’autra 39, ni 39, Jamais de me non voil ajaz 40; erroneo, invece, il passato remoto aic al v. 15, dove senso e sintassi richiedono un presente. Errore comune al gruppo CR è esgartz 30, che contravviene alla rima -atz, cui va aggiunto l’errore di declinazione Amors 39, che è però poligenetico come l’errore comune a CRa¹, afan 22, dove la grammatica richiede afans. Il ms. R presenta per il resto due soli errori, grazit 22, per la grammatica, e lo vostre 34, che genera ipermetria; è poi caratterizzato da due lectiones singulares, domna en vos 2 e be·us laus, dona 9. C, con una lezione individuale al v. 13 (cum), omette il v. 14 e si presenta danneggiato in più punti (vv. 2-4, 20-25, 42) a causa dell’asportazione di iniziali miniate. Si ritiene quindi opportuno adottare come testo base R, correggendone gli errori indicati e ponendo a testo ai vv. 2 e 9 la lezione comune di Ca¹, data la concordanza tra codici appartenenti a famiglie palesemente diverse. |