I. [Marques]. Guiraut Riquier, a colei che amate piacerà in ogni modo tutto quanto mai faceste, e certo farete e direte sempre, ma dispiacerà a tutti gli altri, sappiatelo; oppure piacerà molto a tutti, se preferite che dispiaccia a lei che non vi porge nessun soccorso né le piace, così direte, di accogliervi. Ora scegliete, in modo che non vi sia sconveniente, quale preferireste? Ed il timore non vi impedisca di scegliere all'istante.
II. [Guiraut]. Marques, sceglierò come un uomo disperato per la sua dama, perché ho amato senza successo il mio Bel Diporto e non mi potrebbe fare peggio, e lo saprete, se osservate i miei componimenti, per cui preferisco essere lodato con favore dagli altri piuttosto che ogni mia azione divenga una pena per tutti, e mi uccida il dolore prima che io piaccia a lei, a lei che non mi degna. Ora direte che il mio discorso è follia, quasi che voi siate dei più perfetti amatori.
III. [Marques]. Guiraut Riquier, certo tale a me non sembrate, perché io preferisco che dispiaccia a chicchessia ciò che farò, piuttosto che dispiacere a colei cui mi sono donato totalmente; e mi piace assai il fatto che dimostrate a tutti di non cantare per nessun amore, ma solo per questo, che vi si elargisca e che vi si ritenga un buon giullare; e Dio non vi salva affatto, perché avete fatto onta ai giullari trovatori, dal momento che ormai li riteniamo dissimulatori.
IV. [Guiraut]. Marques, sbagliate completamente quando sostenete che di ciò che vi dico gli altri non valgono niente; ma spiegate, dal momento che temete per la vostra amica, per quale ragione fate in modo di irritare tutti tranne che lei, poiché sarete più maledetto e perseguitato da tutta la gente di quanto non sia lupo o orso. La pagate cara: io preferisco che mi opprima il desiderio di lei, che mi disdegna, piacendo a tutti; me ne seguirebbe infatti lode, e la mia vita sarà per me onore senza gaudio.
V. [Marques]. Guiraut Riquier, non occupatevi più d'amore e non parlatene in nessun modo, dal momento che non fate versi se non per giulleria, e lasciatelo a noi innamorati, poiché il diporto è disprezzato da voi che preferite piacere ai donatori e agli altri; io preferisco che la mia dama si ricordi di me piuttosto che degli altri, e mi accolga presso di sé, tanto mi è gradevole la sua approvazione, perché per bellezza prevale sulle migliori.
VI. [Guiraut]. Marques, così io amo, non amato, il mio Bel Diporto, avendo piacevole favore da parte di tutti; ma fare completamente a modo suo ed essere odiato a causa di lei, certo non lo sopporto, né abbandonerò l'argomentare come mi richiedete, perché è un errore molto grande ciò che dite - certo pregio non ve lo insegna -, dal momento che voi e lei, dove dite che regna il pregio, decadrete giù, sì che non sarete più risollevato, mentre io voglio la fama che vale più della ricchezza.
VII. [Marques]. Il buon signore di Narbona, presso il quale regna fine pregio tutto l'anno, Guiraut, voglio che accolga il nostro discorso e lo giudichi rapidamente, e che mi chieda, se gli va, di cantare d'amore.
VIII. [Guiraut]. Marques, ben voglio la sentenza del mio signore, se accondiscende a darla; perché m'insegna giustamente a scegliere il meglio, é perché esalta il pregio, e credo che egli ritenga che l'amante canti invano.