I. [Guilhem]. Guiraut Riquier, poiché siete molto sapiente secondo la fama presso i vostri concittadini, dite quale di due amanti sarà più fine riguardo il buon pregio: l'uno ha i vantaggi dell'amore senza sofferenza, l'altro ne ha la fiduciosa attesa; e dite senza sbagliare, quale contribuisce ad innalzare di più il proprio pregio.
II. [Guiraut]. Guilhem, colui che è ricco di joy e l'ha ottenuto per il suo valore, sarà più devoto verso pregio di colui che attende, perché il grande desiderio gli toglie l'intenzione di fare buone e piacevoli azioni, dal momento che tiene fìsso nell'attendere il suo pensiero, mentre colui che ne gode riuscirà in tutte le imprese.
III. [Guilhem]. Guiraut, altro è l'avviso dell'intenditore d'amore, mi pare, dal momento che ciascuno vale di più quando langue per amore di quando ne è lieto; perché tanto più Amore si avvicina al suo raggiungimento, tanto più l'amante diminuisce le preghiere, cosicché allora muoiono i desideri e le azioni, per cui lo si soleva gradire.
IV. [Guiraut]. Guilhem, il vostro ragionamento è falso, debole e meschino, ma non vi nuoce più di quanto avesse già fatto. E quale uomo languente, addolorato, si ricorda delle buone imprese, o quale il gaio pregio svilisce? Voi non avete né joy né martirio d'amore, perché fate sminuire il pregio a causa del godimento.
V. [Guilhem]. Guiraut, ben vi viene meno tutto il vostro senno; vedete qual è la fine dell'amore, al momento in cui ne raggiungono la realizzazione l'uno e l'altro lo scherniscono. Come esempio vi porto l'usignolo che vive con allegria finché cerca di sottomettere la sua compagna, poi il suo dolce canto si volge in aspro rumore.
VI. [Guiraut]. Guilhem, più parlate, meno vale il vostro fragile ragionamento; perché l'uccello non ha né joy né riso, ma un istinto leggero e mutevole, e non se ne può fare paragone con la sincera amicizia dell'amore leale, che sa cogliere il suo joy e quando più ne ha, ancor più sa ben fare e ben dire.
VII. [Guilhem]. Guiraut, una amicizia malvagia come quella che voi dite, svilisce i suoi doni e li fate laidamente schernire, e Dio e i santi pertanto prendono in odio.
VIII. [Guiraut]. Guilhem, poiché grazie alla sofferenza valete di più, Dio dia sempre a voi le pene e dia a me il piacere, perché con il joy so meglio riuscire in tutte le azioni.