I. [Jaufre]. Guiraut Riquier, ditemi: a quale popolazione è più gradito il servizio d'amore, a vostro parere? Perché qui è male accolto, cosicché a stento riesco a trovare chi lo sostenga, anzi ha tanti nemici, dal momento che ciascuno escogita difficoltà per nuocere ai fini amanti.
II. [Guiraut]. Signor don Jaufre, è giusto che io vi dica subito la mia opinione, cioè dove si mantiene di più la galanterìa con azioni pregevoli. Tra i Catalani regna di più la cortesia con imprese piacevoli, perché ciascuno vi si esercita con joy facendo ogni genere di azioni convenienti.
III. [Jaufre]. Guiraut, ben vorrei trovare qui fra noi quel buon costume che è la cosa che più mi piace; però sono molto timoroso, così che non vi oso dire né oso fare ciò che mi piace riguardo all'amore, perché se uno conoscesse il mio joy, questi potrebbe subito distruggerlo.
IV. [Guiraut]. Signor don Jaufre, ben conviene, a chi è sincero e innamorato, che sia preoccupato e accorto per colei che lo rende gaio; lo si può sapere da molti che l'amore non può durare gran che di più, per cui l'uomo deve conquistare il suo joy col continuo celare.
V. [Jaufre]. Guiraut, mai nessun fine amante poté avere più il cuore fino, e se Jolivet conoscesse il mio joy, ne sarebbe contento.
VI. [Guiraut]. Signore, non deve essere rimproverato se uno ripone tutta la sua volontà nell'amore, perché col celare aumenta di continuo il joy ed il piacere d'amore.