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Italiano
V. De Bartholomaeis

I. Quando voglio cantare, io piango e mi lamento per quel che veggo accadere; sicché per poco non muoio dal dolore se entro di me penso e considero la perdita e il gran danno che han ricevuto cortesia e sollazzo; al punto che, se voi vi mettete al servigio [di qualche corte] o vi date all’allegria, tutti diranno che date prova di essere un matto, ove non desistiate da ogni godimento.

II. Il mondo, chi vuol dire il vero, è tornato ad essere di poco valore, e i chierici, che dovrebbero mantenere le cose buone, sono già i peggiori, ed hanno per costume di amare piú la guerra che la pace, tanto piace a loro la malizia e il peccato; ond’io vorrei esser passato al primo passaggio [in Oltremare], ché la maggior parte di quanto vedo mi spiace.

III. E son traditori verso se stessi codesti grandi malvagi; io li fastidisco, per ciò che hanno occhi e non hanno vista e non sanno far nulla di gradevole; talmente sono acciecati da cupidigia, inganno, fellonia e malvagità che han perduta la propria dignità; di guisa che pregio, valore e lealtà perdono il loro splendore.

IV. Ben vorrei avessimo un signore fornito di tanta possanza e di tanto accorgimento che togliesse la ricchezza a’ cattivi e non lasciasse loro tener la terra, e ne desse il possesso a chi fosse prode e pregiato, ché il mondo incominciò cosí, e non badasse a lignaggio; e [vorrei] si cambiassero i mali potentati come i Lombardi fanno de’ loro podestà.

V. Ora prego il buon Imperatore, che si è crociato per servire Iddio, che muova con forza e con vigore verso la terra dove Iddio volle morire e mise il proprio corpo in pegno per noi, e fu elevato in croce; non ha speranza [di salvarsi] chi non ha cuore saldo nel vedere come Egli fu inchiodato per noi, battuto e piagato.

VI. Tutti dovremmo aver paura se meglio non gli sappiamo esser grati di ciò che soffri per nostro amore; Egli ricevette la morte per distruggere la morte, tanto volle il nostro bene. Perciò nacque in buon’ora chi lo servirà da crociato e farà il suo viaggio; ché, da quando Egli fu diseredato, la Cristianità non ebbe onore.

VII. Imperatore, se ben riflettete come Dio fa i vostri voleri, molto buon cuore avrete verso di Lui: Egli vuole, ed è vero, sappiatelo, che voi recuperiate il suo patrimonio.

VIII. Sirventese, passate il Moncenisio e dite al signor Ottone del Carretto che io vi mando per messaggero [a dirgli] di recarsi là dove nacque Gesù; poscia il suo buon pregio sarà premiato.

 

 

 

 

 

 

 

 

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