I. Noi abbiamo un imperatore così fatto che non ha senno né sapere né conoscenza; [altri] più ubbriaco [di lui] non s’assise in trono, né più poltrone portò scudo o lancia, né più vile calzò speroni, né più malvagio fece versi o canzoni; egli è null’altro che una pietra, non una lancia. [«Peire» non «Lancia»].
II. Voglio che una spada lo colpisca nel capo e un dardo d’acciaio gli fori la pancia e delle picche gli cavino gli occhi; poi gli daremo del vino; anziché un abbigliamento onorevole [di gala], un vecchio cappello di scarlatto senza cordoni; la sua lancia sarà un lungo bastone; dopo di che potrà andar sicuro di qui in Francia.
I. Lancia marchese, povertà e ignoranza vi scottano fortemente, dolore e disavventura; e siete come l’orbo che orina in mezzo alla strada, quando ha perduta la vergogna e la coscienza; più spesso tu vendi castelli e torri che una vecchia non venda galline o capponi, e, se altra volta fosti libero, ora sei servo, senza dubbio.