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Italiano
Monica Longobardi

L'ottavo vers di messer Guiraut Riquier, nell'anno 1276, in gennaio.

I. Carità, amore, fede, giustizia, lealtà, clemenza, pietà, riconoscenza e misericordia sono quasi del tutto in rovina, poiché il mondo è completamente dominato dall'inganno, tanto che i più lo fanno apertamente e, fra piccoli e grandi, poche sono le eccezioni.

II. Baratteria, infatti, è tanto diffusa, che i più ne restano giocati, e il male è apprezzato e familiare, cosicché da pochi è fatto il bene; eppure entrambi sono conosciuti e crediamo che sarà reso, a seconda del merito, morte eterna per il male commesso e per il bene la salvezza dell'anima, da parte di Dio, a cui nulla si nasconde.

III. Il mondo malvagio e falso, pieno di inganni, sleale, fonte di malvagità, fa desiderare i peccati, ma presto lo perdono tutti coloro che se ne lasciano conquistare, e chi più v'è stato in intimità, più ha moltiplicato il suo danno, perché, oltre ad averlo perso, perde se stesso, perciò è folle chi più lo cura.

IV. Ma considerate quale cortesia ci usa Dio nel rimanere ben disposto nei nostri confronti; certo non ci troverà tanto macchiati (di colpa), sol che riconosciamo i nostri limiti e la sua grandezza; egli infatti, ci tiene sempre il suo braccio teso, per proteggerci dalla pena eterna, purché la nostra condizione si muti, con sincero pentimento e buone azioni.

V. Dio vuol pace, ma guerra destinò ai suoi; chi dunque sarà avversato in suo nome, troverà protezione e salvezza, purché non desista, costi quel che costi. E chi sono questi che vengono combattuti? Coloro che hanno abbandonato il mondo e sotto l'egida di buona fede servono Dio, portando la loro croce.

VI. Riscattato sarebbe stato, se solo si fosse voluto, il luogo dove Gesù Cristo nacque, visse e fu messo in croce e il santo sepolcro dove fu deposto. Ma i potenti ne hanno fatto mercato, ricavandone vantaggi materiali; perciò Dio non li ha aiutati, perché poco, in questo, fanno per amore suo.

VII. Se prelati, re, conti, marchesi ed ogni altra autorità si potessero trovar d'accordo, e non ci fossero più né discordie né guerre, e i torti fossero del tutto riparati e ci si imbarcasse di buona voglia per la crociata, presto sarebbero vinti i Saraceni o con la forza o con la predicazione.

VIII. Esalti Dio la fede e le opere di salvezza, in ogni modo, e che la Vergine ci aiuti pregando con San Giovanni suo figlio.

IX. Re don Alfonso, Dio, con la forza del suo aiuto, vi accresca potere e desiderio di quel pregio che avete tenuto alto col servirlo e col vincerne i nemici.

X. E a me dia la possibilità di rendergli quel tributo che i veri penitenti gli rendono.

 

 

 

 

 

 

 

 

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