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Italiano
Monica Longobardi

Il ventitreesimo vers di messer Guiraut Riquier, nell'anno 1287, di dicembre.
 
I. Non posso in nessun modo fare il bene che pur conosco, né posso affatto sfuggire il suo contrario; non mi posso accostare totalmente alla verità, né, d'altronde, astenermi dal mentire; non posso tenere la retta via, anzi, spesso vado dove non dovrei; perciò disobbedisco ad un signore leale e veritiero, per seguirne uno falso e malvagio che mi porta alla rovina.
 
II. Eppure so che niente di buono mi può venir dal malvagio, anzi, son convinto che vuole la mia morte, mentre il buon signore, basta che io voglia, vuole guardarmene, dandomi la forza di compiere il mio proposito; dunque, se continuo sulla via del male, la mia follia sarà molto peggiore di sventatezza; perciò, se posso, non darò ascolto al mio volere, perché senno me ne deve sviare, ammesso che l'abbia.
 
III. Il mio senno, per nessuna ragione si deve stancar del bene, contro il volere che mi fa gustar il male, poiché il mio senno deve vincere la mia folle volontà, e così il bene, il male, questo ritengo giusto. Ma colui che tutto può e tutto sa, me ne sia, se gli piace, guida, ché altrimenti non si potrebbe, tanto a lungo ho seguito la mia folle volontà indomabile, mortificando il mio senno e la mia ragione.
 
IV. Chi è pronto a fare altra cosa che non sia il bene, deve considerare il male e il danno che gliene può conseguire, e deve dominare, col senno, la sua volontà, poiché ad ogni male consegue necessariamente castigo, e per ogni bene, merito, e non diversamente.
Ma nessuno viene deluso in quel che merita da Dio: così, per il bene commesso potremo tutti aver gioia, e per il male, perdizione eterna.
 
V. Ma una ragione trovo nel continuare sulla retta via: non deve mai mancare la speranza; ed un'altra nel cacciare una volta per sempre il male allettante, che fa tremare tremendamente il penitente, quando, facendo il bene, con angoscia se ne allontana: gliene torna a merito comunque! Ma più gliene tornerebbe se facesse sempre il bene, senza far il male, invece che far il bene dopo aver fatto del male, questo è certo, ma in ogni modo si è salvi.
 
VI. Di Belh Deport, di gioia, di ricchezza, può esser certo, benché aspra è la via, colui che lascia le tenebre e segue la luce della via che è gradita all'onnipotente.
 
VII. Santa Maria Vergine, piena di grazia, madre di Cristo, figlio di Dio, notte e giorno prega per noi il tuo vero e santo figlio, che ci indirizzi verso il suo santo regno pieno di gioia.
 
VIII. Grazie a te, Signora, spero di recuperare, quel che ho perduto per il mio peccare.

 

 

 

 

 

 

 

 

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