I. Siete così imbroglione e sleale, Amore, così falso e ingannatore, pieno di dolore, di sospiri e d'affanno, che vi si dovrebbe ben chiamare traditore; perché in voi non c'è che inganno e bugia in falsità, e menzogna e fellonia, per cui è giusto che vi si debba maledire, poiché in voi non c'è che brama e desiderio.
II. Colui che per primo vi ha chiamato 'Amore', a mio parere non ha detto il vero; anzi sarebbe stato meglio che avesse detto piuttosto il vostro vero nome, che avesse detto 'Dolore'. Siate dolore: che Dio vi dia dolore e senza dolore non restiate mai un giorno, e possiate morire di dolore nel dolore, poiché è dal dolore che nascono i nostri affanni.
III. È ben tradito colui che si fida di voi, e agisce come un folle se presto non si corregge; ché fate languire così tutti gli amanti: è giusto che dobbiate finire su un fuoco ardente.