I. Per quanto a volte mi dispiacesse Amore, ora mi ha conquistato saldamente, ed eseguo ogni suo comando, per cui mi deve valere il suo aiuto. Così avviene, poiché mi ha fatto scegliere una donna per la quale ho di che ringraziarlo per sempre, già solo per la bella accoglienza amorosa che mi fece colei di cui sono desideroso.
II. Eppure mi prendono il timore e la paura che, soffrendo, mi uccida la speranza di lei, che amo di cuore lealmente, così che ora sento aggravarsi i miei dolori, tanto che nel letto non riesco a dormire, anzi mi accade di fare molti sospiri, poiché, dopo che vidi le sue belle sembianze, non fui più padrone dei miei occhi.
III. Giacché subito si voltano velocemente là dove vedono la sua bella persona piacente, ed essa sorride loro tanto dolcemente che io non li posso fare guardare altrove; e se Amore non li fa gioire, non vi vedo altro conforto tranne il morire; anzi so che non fu mai più sventurato Andrea il rosso di Francia.
IV. Ma la mia signora dovrebbe portarmi qualche soccorso per la sua indulgenza, poiché sa che non lo aspetto da altra: perciò sarebbe per lei maggiore onore se mi facesse avere tanto coraggio da osare rivelarle il mio puro desiderio, perché quando la vedo mi dimentico di supplicarla, tanto sono timoroso.
V. E nemmeno a messer Golfier de las Tors prese tanto bene del messaggio che per il suo ardimento portò ai combattenti in Antiochia, grazie al quale fece arricchire molti poveri e impoverire molti ricchi, come accadde a me di voi, signora, quando mi diceste di andare gioioso.
VI. Perciò sono poi stato amorosamente tra gli amanti con grande gioia, senza alcuna afflizione, poiché tanto mi tiene ricco la vostra nobiltà, quando nel cuore contemplo la vostra persona, giovane donna che tanto desidero: per questo mi sembrerebbe giusto che ormai dovesse giungere il dono.
VII. Messer Guido, Dio vi lasci tornare da là dove vi trovate per servirlo, poiché qui migliorate i più nobili e dei malvagi sapete fare buoni.