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Italiano
Alberto del Monte

I. È bello che, fin quando se ne ha l’agio, ci s’innalzi a fare del proprio meglio, perché, quando colui che pensa una cosa ci si prova, allora è prodigo della [sua] volontà, e chi è avvertito prima che l’assalto gli sia venuto contro, non è uno che sia interamente in ritardo.
 
II. Contro ciò deve apparire in chi dimora il senno, perché non apprezzo affatto la scienza se non la vedo all’uopo valere; dunque ora sarà udito di me il sapere di cui sono cresciuto, se sarà puro o mischiato d’incostante.
 
III. Perché nella vita ho fatto il mio piacere tanto che ne son troppo peccatore, e ora mi piace staccarmene, poiché Dio me n’ha dato abbastanza la possibilità; ché un uomo può essere vile e non è necessario che ne vada distrutto per uno smodato modo di pensare;
 
IV. poiché Dio mi lascia vedere ciò in cui posso contemplare il mio meglio e cancellare il peggio. Quanto più sapere ha l’uomo, tanto maggior senno gli è richiesto, e appare aver sbagliato di più colui che n’è dissimulatore a proprio profitto.
 
V. Ma se io ne vedessi qui il vero bene, sarei ancora compagno di gioventù e sollecitatore d’amore. Quei nobili, cui dovrebbe piacere, fanno i visi gioiosi, ma il falso mondo è così malvagio che i fatti sono pochi rispetto al gridare,
 
VI. E mentre che ciascuno può pregare colui ch’è vero Dio e salvatore, molto inganna se stesso, perché tralascia di far ciò; poiché a chi duramente s’incolpi è da lui destinata grazia maggiore che ferita, d’altrettanto sono ben fiducioso.
 
VII. Bisognerebbe temere di più questo, per cui mi meraviglio che l’uomo non bada a Dio, fin quando è tanto vicino alla sera che il giorno gli s’è oscurato; e se dunque [il giorno] non gli viene pieno, non credo che poi se ne rallegra.
 
VIII. Amore, ben dovrei soffrire, se, all’infuori del giusto giudice, qualche altro intrigante mi potesse staccare da voi; ché per voi ero arricchito, elevato ed esaltato, e per il signore di Beaucaire.
 
IX. Ma ciò non può durare, cortese amore di buona natura; onde desisto dall’essere amatore, tanto mi piace andare là dove vuole il Santo Spirito; e poiché egli stesso m’è guida, non vi spiaccia se non dimoro con voi.
 
X. Ché io so, se un così potente pilota non si degnasse di guidarmi — lo dice Pietro d’Alvernia — non sarei ancora staccato da voi né [sarei] mutevole per altro amore.

 

 

 

 

 

 

 

 

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