I. Nel dolce tempo in cui il fiore si spande, insieme al verde, sul ramo, me ne andavo tutto solo per diletto, pensando al gaudio che mi viene da amore. Mi vidi davanti, in un recinto, mentre custodiva agnelli, con un pastore una gaia pastorella, graziosa e bella, che indossava un vestito di una bella stoffa rigata, e ugualmente il pastorello.
II. Mi misi vicino a loro, in un luogo nascosto, cosicché nessuno dei due mi poté vedere; e la pastora iniziò il suo discorso, da persona gaia e prode, e disse: «In verità, Gui, mio padre mi vuoi dare sposo vecchio, ringhioso e ricco di denaro». «Sarà una cattiva scelta» disse Gui, «se egli vi marita, signora Flors, e voi vi dimenticate di colui che avete scelto per marito».
III. «Signor Gui, il mio cuore è incerto verso di voi, perché vi vedo povero». «Signora Flors, il giovane povero è senza dubbio più ricco, quando vive gioioso, del vecchio ricco che tutto l’anno è dolente, che oro né argento non gli può dare gaudio». «Signor Gui, qualunque cosa vi abbia detto, amore sincero vi porto, non vi dispiaccia, ché fine cuore sincero, amico, ho per voi».
IV. Dal luogo da dove li avevo ascoltati, venni piano piano fino a loro senza rumore; li trovai che si baciavano abbracciati, feriti da amore, gaudio (era) tra i due. Li salutai, ma veramente sappiate che non fui salutato da loro, e la bionda pastora disse, contrariata: «Signore, Dio confonda chi gioco gioioso toglie al bel biondo».
V. «Signora Flors, perché a voi dispiace di me che sono qui più che al signor Gui?» «Signore, come conoscete così i nostri nomi? Anzi, mi fa piacere». «Signora Flors, ero tanto vicino a qui che udii i nomi e la discussione». «Signore, qui non è stata fatta follia, né ci siamo comportati in modo tale da attirarla su di noi (letteralmente: né attratta)». «Ragazza, chi se ne guarda, attira su di sé il bene che ha sempre fatto».
VI. Esposta la mia ragione, senza nessuno impaccio lasciai la loro compagnia, non feci loro più intralcio né rimprovero.
VII. Il signor Guglielmo, guardia di Lodève, ha acquisito valore, per cui io custodisco il suo onore, Belh Ray — ben fatto.