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De Bartholomaeis, Vincenzo.  Poesie provenzali storiche relative all'Italia. Volume primo con ventiquattro silografie. Roma: Tipografia del Senato, 1931

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016,013- Albertet

I. 1. L’Appel preferisce la rima -atge di CEGRO ad -atges di AD(IK)M; -atges trova appoggio in tutti i mss. della risposta di Aimeric de Belenuey (v. num. LXXVII). Ciò conduce ad accogliere anche la lezione tantz de mals contro tan de mal accolta dall’Appel seconda C — 2. L’Appel Tant lonc desir di AC, in conseguenza dell’aver preferito -atge al v. precTutti gli altri mss. hanno il plurale. — 4. Appel cuidon ; I copisti di DE(IK)R intesero così come intendo io, scrivendo, D cuj om, gli altri cuig hom

IV. 25. es] Appel a, contro tutti i mss., eccetto GO — 27. lan] Appel la, con AD(IK). — 28. L’Appel introduce nel testo, quantunque in forma dubitativa, la lezione qu’es de beutat la flor, isolata in O Gli altri mss. concordemente leggono c’om ten per la, terminando con meillor ACER, con gensor D(IK) (sensor G). ; Di sicuro è da escludere meillor, che ricorre già in rima al v. 22; ma non si può rigettare c’om - la assicurato dalla concordia de’ mssBisogna pertanto accogliere gensor ; È da credere però che il v. abbia subito parecchie alterazioni, visto che i mss. della risposta recano tutti valor: la qual lezione è, dal suo canto, errata, giacché valor è in rima al v. 6. — 29. De Salussa] A De Polomnac ; D(IK) Ni de Plozasc ; (D Plazasc) ; CE De Salutz ; G De Salvaza ; R D’En Salvaza ; O De Saluda Non si comprende come A abbia potuto introdurre il nome di Polomniac, che sta isolato come il Plozasc de’ suoi affini D(IK). Non c’è dubbio che la lezione esatta sia Salussa, data, per quanto variamente deformata, da CEGM e da RO, e confermata dalla risposta di Aimeric de Bellenuey (v. num. LXXVII e il commento).

V. 39. La lor a.] AD Pero s’a. ; D amor; (IK) Per so s’a. ; GR De lor a. m’agran ; L’Appel segue ADio credo lor necessario, trattandosi non della sola Selvaggia, ma anche di sua sorella.

VI. 42. ajosta] È di AD(IK); vol aver lezione preferita dall’Appel, è di CEGR vol e aver O 

VII. 52. follor] in tutti i mss.; ma f. è già in rima al v. 16.

VIII. 58. Il v. si legge soltanto in IK; in O è: Ni vostre prez enassar noit e jor ; L’Appel ha preferito di lasciarlo in bianco. E certo si può dubitare dell’autenticità tanto dell’una quanto dell’altra lezione, perché entendedor ricorre in rima al v. 30, e per jor si aspetterebbe jorn ; La rima, nella risposta (v. num. LXXVIIè amor.

 

 

 

 

 

 

 

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