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De Bartholomaeis, Vincenzo. Poesie provenzali storiche relative all'Italia. Volume primo con ventiquattro silografie. Roma: Tipografia del Senato, 1931
[CdT en procés d'incorporació]
133,011- Elias Cairel
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LXXIX.
ELIA CAIREL
Testo costituito da K. Lewent, Altprovenz. Kreuzlied, p. 115.
LXXIX. La datazione di questa poesia riesce un po’ingarbugliata. L’incitamento a recar soccorso a Iolanda, che fu reggente di Costantinopoli dal 1217 al 1219, non potrebbe cadere che avanti quest’ultimo anno. Ma l’esortazione a Federico II, imperatore, è posteriore al 1220; mentre il rimprovero al marchese Guglielmo di non lasciare il dolce soggiorno del Monferrato per correre in Romania a vendicare l’uccisione del padre Bonifacio e il diseredamento del fratello ci riconduce a dopo il 1222, nel quale anno il giovane Demetrio fu spogliato del regno di Salonicco. Se la cobbola relativa a Iolanda non esistesse, noi potremmo tranquillamente collocare la vivace composizione del C. tra il 1222 e la primavera del 1225, nella quale Guglielmo, conchiuso il prestito con Federico II, mosse verso la Tessaglia per restaurare il fratello nel regno paterno (cf. num. LXXVIII). La poesia cosí andrebbe intesa siccome una delle tante esortazioni che in quel tempo, segnatamente dopo la caduta di Damiata, venivan rivolte da ogni parte all’Imperatore perché compisse una buona volta il passaggio in Terrasanta. La difficoltà si appianerebbe supponendo interpolata la cobbola v. Senonché, ad escludere la verisimiglianza di una interpolazione sta il fatto che, trattandosi di «coblas capfinidas», la cobbola VI, principiante per «Emperaire» esige la immediata precedenza di un’altra terminante per la stessa parola, qual’è per l’appunto la cobbola V, relativa a Iolanda. Si aggiunge che l’itinerario della Crociata tracciato nella poesia, attraverso l’Ungheria e la Grecia, non è quello che, dopo il 1220, tutti ritenevano la Crociata dovesse seguire, movendo dall’Italia, ossia l’itinerario marittimo. Il garbuglio, lo confesso, mi riesce inestricabile, tanto piú che il testo costituito dal LEWENT mi pare non comporti emendamenti né dia adito a congetture. Dovremo immaginare che l’A. alluda semplicemente alla memoria di Iolanda? Lascio volentieri ad altri la cura di risolvere la questione. E, per parte mia, se colloco qui la composizione, gli è perché, comunque abbia a spiegarsi la presenza delle cobbole relative alla reggente di Costantinopoli, essa non può essere anteriore a Federico II imperatore e al viaggio di Guglielmo di Monferrato in Tessaglia.
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