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Blasi, Ferruccio. Le poesie di Guilhem de la Tor. Genève - Firenze: Leo S. Olschki S. A. - Leo S. Olschki, 1934.

236,004- Guilhem de la Tor

4. li bon seingnor; cfr. nota 1-10, n. V.
 
12-13. Locuzione famigliare all'autore; cfr. VI, 30.
 
18. si cum non è da intendersi, come vuole il Kolsen, per « während doch », ma nel suo primo significato di così come.
 
22. fins sono i « fedeli d'amore »; a questi si contrappongono i fals traditor del v. 21: si notino altre contrapposizioni di parole (vv. 14-15) e di concetti in questa stessa strofa e altrove e s'avverta il carattere sottile del canto.
 
31. Simile all'espressione del v. 6.
 
35-38. Il Kolsen interpreta: « denn niemand von ihnen (von den der Freuden, Unteilhaftigen) Kennt die grossen Genüsse der Freuden, und wer erkennt nicht die schwere Qual der Schmerzen an meinem Aussehen? ». Qui non sap va ricollegato a q'om con un uso sintattico di cui si hanno altri esempi; v. nella Contessa di Dia (Schultz-Gora, Prov. Dich., p. 19 vv. 10-11): « Qu'om non pot aver onransa — Qui [a] ab els acordansa ». Cfr. anche Bertoni, Rev. de lang. rom., 1917, 36. Come io interpreti questo passo risulta chiaramente dalla traduzione. Un'altra interpretazione potrebbe essere la seguente: « chè, a mio avviso, non conosce i grandi diletti dei beni, chi non conosce la grave pena dei dolori ».
 
37. penedensa « tristezza, tormento amoroso» : così Elias de Barjols (ediz. Stroński, VII, 37): « ni com trac greu penedensa ».
 
39-40. Si affaccia alla mente anche quest'altra interpretazione. « Ed io, se ciò conosco (aver, in questo significato, cfr. Levy, S. W. I, 112) per sentito dire, cioè, non per mia esperienza, ma per opinione d'altri, so quanto ecc... » ed il verso si potrebbe, in tal caso, ridurre a questa forma: e s'ieu ai [s]o per sentir. Pur tuttavia l'intera strofa non rimane completamente chiarita.
 
41. Su merce de v. Tobler, Verm. Beitr., I, 57.
 
42. bes può avere qui il significato tanto di « gioia, piacere d'amore » quanto quello di « bene » nel senso di « amante, amore » ; cfr. su questo secondo significato, Rayn. Lex., II, 209. Kolsen interpreta: « wie vom Besitze (der Geliebten) gutes Glück herkommt».
 
46. se virar aillors « volgersi altrove » col preciso signicato di « amare un'altra », indicando con l'avv. aillors la donna; cfr. Stimming, Bertran de Born, nota a XXXVIII, 13. Vedi anche i seguenti versi di Elias de Barjols: « Hueymai no sui vostre pres, — Per que·m puesc virar alhors (Ediz. Stroński, XI, 9-10).

 

 

 

 

 

 

 

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