La scena si svolge a Firenze (v. 4), molto verisimilmente in una bettola frequentata da giullari.
1. Per l'accoppiamento di Rolando e Olivieri nell'antica poesia provenzale, rimandiamo alla nota apposta al nostro testo n. III, v. 51.
3. Non sappiamo chi sia Capitani (forse un italiano). Il De Lollis (p. 6) traduce «Cattaneo», ed è infatti probabile che si tratti di un nome di persona. Altrimenti, sorprenderebbe alquanto l'assenza dell'articolo, qualora si interpretasse «cattaneo», come vorrebbe lo Schultz-Gora, Zeitschr., VII, 204. Vedasi anche, su tutto ciò, Levy, I, 206. Lo Schultz-Gora pensa poi che sotto «cattaneo» si nasconda Sordello, forse perchè nella biogr. I il poeta mantovano è detto «catanis». «Guillem l'enoios» del v. 4 potrebbe essere, sempre secondo lo Schultz, Guilhem de la Tor, che tenzonò con Sordello; ma queste ingegnose congetture ci lasciano assai sospesi. |