2. sui ... sabenz: la consueta perifrasi formata mediante il participio unito a esser: cfr. II, v. 36; XI, v. 22 e 36; XLIII, v. 426.
6. acoill: acolhir ha qui il senso di «concedere amore».
8. blan: per questo significato di blandir cfr. XXV, v. 31 e la nota relativa; e anche XLIII, v. 998.
12. aucir: qui il verbo ha il significato tutto particolare di «far cadere», «costringere a cedere alle proprie voglie»; la metafora può appunto essere in un certo senso conservata traducendo con la frase «far delle vittime» citata dal DE LOLLIS nella sua nota (Vita e poesie di Sord., Halle, 1896, p. 291). Già il MILLOT, Histoire littéraire des troubadours, Paris, 1774, II, p. 87, aveva tradotto con «subjuguer les dames». Il DIEZ invece (Leben und Werke, Leipzig, 1882, p. 472) non aveva colto il significato dell’espressione, poiché traduceva «Frauen zu tödten». Su questo passo, oltre alla nota del De Lollis, cfr. anche LEVY, rec. al vol. del DE LOLLIS, in Zeitschr. f. rom Phil., XXII, 1898, p. 257. |