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Longobardi, Monica. I vers del trovatore Guiraut Riquier. "Studi Mediolatini e Volgari", 29 (1982-1983), pp. 17-163.

248,055- Guiraut Riquier

 

Nota metrico-retorica
 
Versificazione: FRANK 258: 1
3a 4b 3a 4b 3a 4b 3a 4b 3c 4d 3d 7e 7e
 
Unicum. Cinque coblas capcaudadas e due tornadas decrescenti.
La definizione che FRANK dà di queste coblas come singulars non ci lascia soddisfatti: le rime di questo vers sono le stesse in ogni strofa, anche se disposte in sedi diverse secondo una rotazione perfettamente regolare che merita qui evidenziare: *
 
I
utz
es
as
ort
en
II
en
utz
es
as
ort
III
ort
en
utz
es
as
IV
as
ort
en
utz
es
V
es
as
ort
en
utz
 
* (si prescinde dalla ripetizione della stessa rima dovuta allo schema strofico).
 

Come si vede, oltre al richiamo interstrofico, le rime sono fatte scalare di un posto da una strofa all'altra, finché la prima non diventa l'ultima, esaurendo nella quinta strofa il ciclo completo dell'avvicendamento delle cinque rime. Anagolamente discuto la qualifica di singulars attribuita da FRANK anche ai vers XVI e XXVI, limitandomi in questa sede ai casi più evidenti in cui la ' ciclicità ' delle rime contrasta maggiormente con la definizione data. Una revisione e puntualizzazione dei fenomeni che presentano con questi stretta analogia è già in MÖLK, pp. 126-130. I due ultimi versi di ogni strofa presentano motz equivocz edequivocz contrafagz. L'equivocità è realizzata, al di là dell'identità della forma, dalla diversa funzione sintattica, morfologica o semantica degli elementi della coppia, cfr. v. 12 peneden = part. pres. e v. 13 idem sostantivo; vv. 64-65 perdutz, prima imperativo di perduire, poi part. pass. di perdre; vv. 38-39 pas prima ' condotta ' e poi ' trapasso ' e ai vv. 25-26 71-72 tramite l'ulteriore scarto a livello grafico: de port ' da porto ' contro deport ' diporto ' ed esperdutz contro es perdutz. Per casi analoghi di componimenti costruiti sui motz equivocz, cfr. vers XVI e canso XXIV, p. 107.

Sintagmi smembrati e ' ritardati ' mediante iperbato (vv. 1-2 Mentaugutz... es, vv. 49-51 mutz... de ben).

Parallelismo: vv. 14-17 tan len-corren; bes-mals; es volgutz-es saubutz.

Paronomasia: denant-detras (v. 23) combinato con la iterazione di de, dei vv. 23-26.

Al verso 57 si osservi lo scarto fra l'accento piano della parola nostres e la scansione richiesta da rima e ritmo. Per questo caso e quello di XV, 35, cfr. BARTSCH K., Denkmäler der provenzalischen Litteratur, Stuttgard, 1856, p. 390. Per il fenomeno cfr. MENICHETTI A., Rime per l'occhio e ipometrie nella poesia romanza delle origini, « Cultura Neolatina » XXVI, 1966, pp. 5-95 e DI GIROLAMO, pp. 13-15.

 

 

 

 

 

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