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Longobardi, Monica. I vers del trovatore Guiraut Riquier. "Studi Mediolatini e Volgari", 29 (1982-1983), pp. 17-163.

248,046- Guiraut Riquier

2. nasques - per la grafia della desinenza cfr. III, 51, nota.
 
3. Per il binomio cfr. V, 1, nota.
 
4. cosselh - pur abbracciando varie accezioni (per cui cfr. SW I, 333) prevalente in questo vers è quella di ' aiuto ' (cfr. APPEL, p. 229 dar e trobar cosselh come ai vv. 4, 11, 25, 32, 39); al v. 46 ha il senso di ' prendere una decisione ' (trattandosi del diavolo ' ordire una trama ') e al v. 50 la Verges al bon cosselh è la mater boni consilii.
 
5. bes di C è preferibile a ben di R, avendo il suo pendant antitetico (v. 6 falhimens) anch'esso al plurale.
 
8. Entrambi i manoscritti hanno dels e non del come risulta dall'apparato di OROZ.
 
8-9. Per il periodo ipotetico, cfr. HENRICHSEN, p. 89.
 
14. peccat di R è preferibile sia per la costruzione di el briu de + sost., sia per il parallelismo con el briu de fe (vv. 15-16).
OROZ omette in apparato la variante di R, già registrata da PFAFF; al v. 6 registrava « azirar R » invece di adirar e al v. 15 « me R » invece di me(n).
Per briu cfr. III, 35, nota.
 
17. ab vos - trasparente il valore di APUD, conservato dalla preposizione in questo passo.
 
19-20. Cfr. VIII, 32 « fort peneden e ben obran ».
 
22. Che la lezione di R, con voler sostantivo, sia giusta è confermato al v. 24 dal pronome che a questo si richiama.
 
26. Per on con funzione di relativo, cfr. SCHULTZ-GORA, par. 181 « Domna on es beutatz ».
 
30. Per apres cfr. la nota esauriente di OROZ, p. 236-7, anche se il parallelo di Riquier da lui citato è improprio, in quanto in quel passo apres non regge de ma en (cfr. XV, 56 « es en Dieu ben apres »). L'equivoco aprẹs-apręs, risolto dalla rima, è ancora più accentuato dalla scelta della costruzione con la prep. de, comune ad entrambi: apres de ' vicino a ' (PD, 25) e apres de ' istruito, abile ' (CRESCINI, p. 335).
 
31. des - DE EX, cfr. REW 2514 e OROZ, p. 237, nota. Del tutto eccezionale è l'uso non preposizionale di des (PD, 113 « éloigné? ») come del verbo dezar (SW II, 111) usato esclusivamente da Riquier, cfr. PFAFF, p. 94, 79-80 « Senher, de vos se deza tant, qu'als vielhs non etz pars? ».
 
42.  Per esquiu, cfr. PD, 174 « farouche, hostile, rebutant ».
 
45. si·ns volem, qu'estiers non ges - il concorso della nostra volontà è reso possibile dalla facoltà di libera scelta, cfr. PFAFF, p. 109, 134-5 « El donet franc albir De faire be o mal » e p. 127, 72 « can l'ac dat franc albir ».
 
47. aizinar - cfr. XV, 45-8 « cazem totz jorns el bres, / en que·ns pren / desceben, l'Enemicx de mal ples ».
 
48. Cfr. vers V, 31 « e quar del mon se fa tan greu partir ».

 

 

 

 

 

 

 

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