1. co ssi: Choix; AZAÏS; MAHN; AUDIAU-LAVAUD emendano in quossi. Per l’imperfetto indicativo dopo co ssi cfr. HENRICHSEN, Les phrases hypothétiques, p. 167. Per il raddoppiamento ssi cfr. V nota 9; VII v. 2.
— moria: non ‘come se dovessi morire’, ma, più direttamente, ‘come se morissi’ (così AZAÏS e AUDIAU-LAVAUD). Per il motivo del morire (di dolore) vivendo o del vivere morendo cfr. W. MUSHAKE, Altprovenzalische Marienklage des XIII Jahrhunderts, Halle 1890, vv. 537-40 car, e si morir non podia, / vezen so filh el cor moria. / Sela mortz li era pus dura /que si moris segon natura; vv. 573-4 non tenia ni mortz ni vida; / tant era trista e marrida.
5. laguia: AUDIAU-LAVAUD lagnia, ma corretto in nota, p. 365. Cfr. LR IV p. 17 n. 6. La caduta di n (lan-) non sarà da attribuire a mancanza del titulus nell’antigrafo o a svista del copista, cfr. infatti GRAFSTRÖM, Graphie, par. 53, 4, con esempi dalla regione albigese. La forma lagui è anche nelle Leys, cit. in SW IV p. 300.
6. li: tutti gli editori leggono la. Preferisco mantenere la lezione del ms., su cui cfr. GRAFSTRÖM, Morphologie, par. 4, dove è dimostrata la presenza dell’articolo femm. li, non necessariamente soggetto (CRESCINI, p. 91).
7. que·s fetz: AUDIAU-LAVAUD que fetz, corretto in nota a p. 365.
7-8. lo dia de Caritatz: è il giorno dell’Ascensione, secondo la denominazione particolare di Béziers, cfr. AZAÏS, pp. 80-1.
20. Cfr. P.E. GUARNERIO, Pietro Guglielmo da Luserna, trovatore italiano del sec. XIII, Genova 1896, V, v. 17 Car venc en vos lo rics reis dreituriers.
21. pregatz: Choix; MAHN; AZAÏS leggono preiatz (AUDIAU-LAVAUD prejatz), ma il ms. reca pregatz.
— lo·n: AZAÏS legge erroneamente lou.
22. salve: terza pers. sing. del pres. cong. con vocale di appoggio, cfr. GRAFSTRÖM, Morphologie, par. 59; Guglielmo IX, ed. PASERO, V v. 20 var. N salve.
23-5. Considero dans e tristicia soggetti del cong. sia. Su questo tipo di accordo (due soggetti uniti polisindeticamente con verbo singolare) cfr. VII nota 30.
23. mai: ‘mai’, da intendere ‘mai abbastanza’.
39. lai: ‘presso di lui (Dio)’; cfr. Guglielmo IX, ed. PASERO, p. 256 nota 7: lai «indica mediatamente la persona».
— defendens: ‘difesa’, cfr. Arnaut Catalan, ed. BLASI, Dieus verays, a vos mi ren, p. 33 vv. 30-2 vostra passios me sia / defendens que no m’engan / l’enemics ... e nota 31 a p. 37, con bibliografia sulla sostantivazione del participio presente.
40. percussiens: cfr. LR IV p. 514, dove il passo è citato e tradotto: «là se défendant des meurtrissants». Per angel percussien cfr. Amaut Catalan, ed. BLASI, p. 37 nota 48; Des Sünders Reue, v. 291 (H. SUCHIER, Denkmäler provenzalischer Literatur und Sprache, I, Halle 1883, p. 223).
46. raubaz: CHABANEAU raubatz. Per l’alternanza -tz / -z cfr. M. PERUGI, Le canzoni di Arnaut Daniel, Milano-Napoli 1978, II, pp. 734 ss.
47. qu’: ‘perché’ causale. Di norma la subordinata causale introdotta da que richiede il verbo all’indicativo; que causale seguito dal congiuntivo è però attestato, cfr. I. ARTHUR, La vida del glorios Sant Frances, version provençale de la Legenda Maior Sancti Francisci de Saint Bonaventure, éd. princeps par I.A., Uppsala 1955, p. 105. Per il XV secolo si veda A. JEANROY-H. TEULIÉ, Mistères provençaux du quinzième siècle, Toulouse 1893, p. XLV.
49-50. ses malautia sarà da intendere ‘con morte violenta’; non cofessatz ‘senza il conforto della religione’.
53 ss. Per ranquors cfr. PD p. 314. Per n’ = no cfr. CRESCINI, p. 127 e nota 5. Quanto all’interpunzione, accolgo quella di CHABANEAU (solo sostituisco punto e virgola al punto a fine v. 55). Diversamente, si può interpungere ranquors peiors nos n’an feritz, senhors; de cors, grans e petitz.
56. senhors: obliquo plurale, ha qui però funzione di vocativo. Le grammatiche antiche sono concordi nell’assimilare, quanto alla flessione, il vocativo al nominativo, cfr. MARSHALL, Razos and associated texts: Razos de trobar 168-71 (B); Doctrina d’Acort 214-17; Regles de trobar 244-6, 380-7, 468 (H); Leys ed. ANGLADE, III p. 76; sono però attestati numerosi esempi di vocativo all’obliquo, cfr. JENSEN, Declension, pp. 126-9; PELLEGRINI, Il pianto, p. 218. Per senher e in genere gli imparisillabi maschili si veda anche JENSEN, Imparisyllabiques.
57. de cors: < DE CŪRSU ‘subito’ (cfr. anche SW I p. 382).
59. em... vivens: si potrebbe anche tradurre ‘continuiamo a vivere’. Sulla costruzione perifrastica part. pres. + essere si veda M. CORTI, Studi sulla sintassi della lingua poetica avanti lo Stilnovo, «Atti e Memorie dell’Accademia toscana di Scienze e Lettere ‘La Colombaria’» XVIII n.s. IV (1953) pp. 263-365, con numerosi esempi anche dalla lirica provenzale.
62. gandens: participio sostantivato, cfr. defendens v. 39.
67-9. selh que volria ... deuria: proposizione ipotetica col doppio condizionale, molto rara in provenzale, cfr. HENRICHSEN, Phrases hypothétiques, pp. 50 e 121.
69-70. Non ho trovato esempi provenzali del sintagma estar comtatz ab, ma credo che valga, sulla base del mediolatino COMITOR CUM, ‘accompagnarsi con’; cfr. F. ARNALDI-P. SMIRAGLIA, Latinitatis Italicae Medii Aevi [...] Lexicon imperfectum, Addenda I-III, Bruxelles 1967-72 (rist. Torino 1978), p. 104 «comitor - seq. cum et abl. [...] ital. accompagnarsi con uno»; F. DALPANE-F. RAMORINO, Nuovo lessico della Bibbia volgata, Firenze 1911, p. 51 comitor. Per l’italiano cfr. TOMMASEO-BELLINI, si veda comitante «accompagnante».
73-4. Per tener via cfr. SW VIII p. 714 n. 18.
76. Considero qu’ pronome relativo (oggetto) e errors nominativo plurale.
80. raubitz: cfr. LR V p. 48 n. 13 (che cita e traduce il passo) «extasiés»; PD p. 315 raubit «ravi, en extase»; APPEL, Prov. Chrest. gloss. raubir «verzüchen». Si tratterà probabilmente di coloro che sono rapiti in Dio.
81. dregz niens: cfr. Guglielmo IX, ed. PASERO, IV, v. 1 e la nota.
84. Per dous e paciens cfr. THIOLIER-MEJEAN, pp. 75-6.
89. si be concessivo + indicativo: cfr. VIII nota 16.
92. iratz: ‘addolorati’, cfr. Gavaudan, ed. GUIDA, p. 217 nota 13.
97-8. Nominativi singolari analogici, cfr. JENSEN, Declension, p. 116 e p. 118 (menors). |