1. privatz - cfr. canso XXVI, 51 « E sil puesc esser pro privatz » MÖLK, p. 115). Nel suo valore di ' familiare, conosciuto ' si oppone ad estranh in Bertolucci P., Supplica, v. 575 (nota p. 92).
2. mentaugutz - cfr. XIV, 1, nota.
3. viatz - avv., cfr. PD, 385 « promptement ».
4. obrar - è anche termine tecnico per indicare l'opera d'arte (RAYN. IV, 355) cfr. il Romans de mondana vida, v. 516 « obratz d'obra que dretz no soana » e vv. 532-533 « obratz d'obra que non s'afana » (EICHELKRAUT, pp. 41-42).
brutz- vox media, viene qui connotato positivamente dall'aggettivo cabals.
8. Il ms. R presenta gli stessi termini invertiti (cfr. apparato), ma è la rima a fissarne obbligatoriamente l'ordine.
Per il concetto cfr. XXVI, 16 « Mas trop suy vengutz als derriers ».
9. mogutz de - ' lontano da ' (cfr. PD, 254 « s'éloigner »). Illuminano questo passo altre espressioni simili, cfr. XVIII, 9 « Per que·l mons es estranhatz de mundar » e XXIV, 9 « Mas tant son lunh de mundar peccador ». In tutti e tre i casi alla forma attiva del verbo corrisponde un significato riflessivo come provato anche dalla traduzione che del passo offre RAYN. IV, 286.
19. enguan C - non vedo come potrebbe migliorare il senso di questo verso (già confuso), adottando C; forse qu'enguan è secondo termine di paragone, mals sogg. sottinteso e d'enguanar l'ambito relativamente al quale il male è pari ad inganno?
21. PFAFF « es layssatz ». In realtà eslayssatz è participio pass. di eslayssar ' slanciare, precipitare ', cfr. RAYN. IV, 19 « braus cavals, quan s'eslaissa » (si osservi il richiamo a braus del v. 22).
23. Si allude alla facilità con cui si cade nel peccato, utilizzando la frequente metafora del camin de mort, cfr. XVIII, 41-43 « Amples camis ab trops de caminiers / (cfr. Larcs e batutz) leus per saber e per tener leugiers (cfr. V, 29-35 per l'opposto camin de vida) / es selh de mort ».
28. conort - il valore di ' senno ', trova la sua conferma in XV, 62 « l'Enemicx ses sen » (cfr. per l'italiano antico CORTELAZZO-ZOLLI, I, p. 271) e nel passo del Breviari, 30694 citato in SW I, 328 (con la nota « Nicht klar ist mir ferner Brev. d'am. 30694 ») « s'ilh fan de lor / foudat conort ».
29. sazatz - cfr. SW VII, 492 « reich? » citando un altro passo di Riquier, relativo alla canson redonda, v. 23 « que d'onor sazada » (cfr. Mölk, pp. 88 e 90-91, nota, dove cita anche un esempio di Cadenet in sinonimia con rics).
31. a- = ab, cfr. II, 37, nota.
32. bels saubutz - cfr. PD, 331 « bela sabensa, bona sabensa = plaisir ».
34. notz - cfr. I, 47, simbolico per ' poco e niente '.
nos- forma assibilata della III pers. indic. pres. di nozer. Imbarazza un po' la costruzione di nozer con il compl. diretto lo, anche se NOCERE + acc. è riconosciuto già come costrutto bassolatino da AGENO, p. 43, che ne attesta questo esempio più tardo: « ancora si chiama Morto perché nullo vento lo puote nuocere (Pucci) ».
Gli esempi spogliati, però, almeno in ambito provenzale, mostrano solo la costruzione col dativo (cfr. APPEL, 119, 106; CRESCINI, 22, 36 e 34, 100; RAYN. IV, 341). Anche la lezione di R los non pare aiutare (troppo pretestuoso, mi sembra, pensare ad un los per lor, cfr. BERTONI, p. 167, nota 2, di influsso guascone, isolato e non utile ai fini del senso), frutto, a parer mio, di fusione fra il pronome ed il verbo successivo, che di fatto viene omesso da R come se già scritto. La correzione di lo in li potrebbe essere una buona soluzione, per ripristinare la costruzione dativale del verbo, potendo essere stata causata dall'attrazione dei molti ' o ' del verso. Ma in un componimento come questo, che trova la sua chiave di lettura ideale nel godimento degli effetti fonici e retorici, prevale la tentazione di lasciare lo, richiesto dalla modulazione in ' o ' di tutto il verso.
Si noti, infine, il brusco passaggio di soggetto fra Dio e il diavolo!
35. ro ros - rispettivamente la III, pers. s. indic. e il part. pass. di roire.
ras- part. pass. di raire, cfr. XIV, 24 « ras de dreg cami e de port ».
36. regnans - non infrequente la grafia gn per la nasale-palatalizzata, nell'area semantica omogenea di ' regnare ', cfr. XVI, 52 regnes CR e XXII, 58 regne CR.
39-40. Filhs - Aimerico di Narbona, figlio di Amalrico; il fraires è Amalric, cfr. ANGLADE, pp. 186-188, che spiega questa velata allusione con la cospirazione del primo, d'accordo col re di Castiglia, volta a sottrarre Narbona alla dominazione del re di Francia, ma vedi ancora, XV, 76-80 nota. |